guerriglia in città

scontri

I manifestanti si barricano dietro cassonetti e transenne (foto di Alberto Biondi)

 

Cantieri del tram devastati, cassonetti ribaltati e dati alle fiamme, petardi e fuochi d’artificio. Sedici agenti feriti, manifestanti inseguiti per le strette vie del centro affumicate dai lacrimogeni e bagnate dagli idranti. Una notte di fuoco e caos mentre al Paladozza si giocava la partita di basket tra la Virtus e gli israeliani del Maccabi.

Lo scontro era nell’aria, le devastazioni annunciate. Mentre il ministro degli Interni e il sindaco di Bologna si rimpallavano le responsabilità degli incidenti, in città si scatenava la guerriglia urbana. Eppure, la manifestazione era partita in maniera pacifica, con cori e canti in favore della Palestina e contro i massacri di Israele. «Show Israel the red card», lo slogan dei manifestanti con i cartellini rossi in mano per chiedere l’esclusione delle squadre israeliane dalle competizioni sportive.

Partito da piazza Maggiore, il corteo si è diretto verso la zona rossa, all’angolo tra via Guglielmo Marconi e via Lame, dove la polizia era schierata in assetto antisommossa per presidiare l’accesso al PalaDozza. I circa cinquemila manifestanti, a quel punto, si sono divisi: la maggior parte di loro ha proseguito lungo via Marconi, una piccola parte (duecento antagonisti coi volti coperti) ha fronteggiato le forze dell’ordine. Prima i fumogeni, poi petardi e bombe carta contro gli scudi di plexiglass. Fuochi d’artificio rossi, gialli e verdi che hanno illuminato le strade di Bologna nella notte mentre gli idranti entravano in azione, mentre i lacrimogeni annebbiavano i vicoli tutto intorno. Un cassonetto prende fuoco, i sampietrini vengono divelti e lanciati. Barricati dietro le transenne dei cantieri del tram, i manifestanti lanciano e si ritirano. La polizia spara lacrimogeni e insegue, lasciando indietro i detriti lungo i viottoli del centro. Fino alla prossima strada, fino alla prossima partita.

 

I manifestanti, partiti da piazza Maggiore, sfilano per le strade mostrando il "cartellino rosso" a Israele. Chiedono che lo Stato accusato di genocidio sia escluso dalle competizioni sportive (foto di Alberto Biondi)

 

Polizia schierata in assetto antisommossa sotto le Torri (foto di Alberto Biondi)

 

Manifestanti col volto coperto fronteggiano la polizia che protegge la zona rossa (foto di Alberto Biondi)

 

Fumogeni e petardi contro la polizia schierata a difesa della zona rossa (foto di Alberto Biondi)

 

 

Manifestanti colpiti dal getto degli idranti (foto di Alberto Biondi)

 

Transenne dei cantieri usate come scudi e barricate durante gli scontri (foto di Alberto Biondi)

 

Fuochi d'artificio contro la polizia (foto di Alberto Biondi)

 

Un cassonetto dato alle fiamme. La polizia prova a spegnere l'incendio usando gli idranti (foto di Alberto Biondi)