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Nella foto, le schede referendarie (foto di Creative Commons) 

 

«Ai nostri iscritti non suggeriamo se votare o meno: gelosi dell’autonomia che la Cisl ha sempre praticato, abbiamo esclusivamente espresso delle valutazioni di merito sulle materie referendaria». Interpellato in merito ai prossimi referendum su lavoro e cittadinanza, il segretario regionale della Cisl Filippo Pieri non si è sbilanciato, rivendicando la posizione terza del sindacato rispetto a Cgil mobilitata per la campagna a favore di  cinque "sì"e la Uil che proprio ieri a Bologna con il segretario Pierpaolo Bombardieri ha annunciato l'appoggio a due dei cinque quesiti referendari. «Le nostre opinioni sono maturate in conformità all’agenda sindacale – ha spiegato Pieri – di conseguenza riteniamo che una croce su un “sì” o su un “no” non abbia molto a che fare con materie complesse come quelle messe in esame dal voto». Il segretario della Cisl, a margine del congresso regionale del sindacato, ha auspicato piuttosto l’intervento delle Camere, utile per una discussione più approfondita. «Il Parlamento è il luogo deputato alla trattazione di questi temi», ha chiosato.