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Liceo Minghetti, via Nazario Sauro. Foto di Sofia Pellicciotti.
«Abbiamo percepito un dietrofront da parte del preside e dei docenti. È una vittoria per noi studenti, che da dodici sospensioni oggi, probabilmente, con l'ultimo consiglio di classe arriveremo a zero». A parlare davanti al portone del Liceo Minghetti è Dario, studente ed ex-occupante, nel presidio indetto dai collettivi studenteschi in via Nazario Sauro. Il consiglio di classe ha invece confermato due delle sospensioni originarie. La vicenda risale allo scorso marzo, quando il Minghetti è stato occupato: la dura risposta delle istituzioni ha avuto una forte risonanza a livello cittadino. «Al ritorno a scuola in cui abbiamo visto una serie di collegi docenti straordinari, c’erano mille voci che giravano, mille parole spese riguardo all'occupazione. I professori si dicevano aperti al dialogo. In realtà subito dopo l’occupazione hanno deciso di utilizzare una linea dura nei confronti degli studenti ritenuti responsabili».
Per quanto anche l’occupazione abbia avuto le sue ombre – malagestione, scarsa partecipazione e chiusura al dialogo con il preside Roberto Gallingani – la decisione di sospendere dodici studenti e la denuncia nominativa di cinque di loro hanno scatenato la risposta solidale della città. I genitori si sono esposti pubblicamente, sono state raccolte più di 10mila firme e Coalizione Civica in Assemblea Legislativa ha proposto una mozione per la sospensione dei provvedimenti disciplinari, eccessivamente punitivi. Mentre la presidenza, negli ultimi giorni, ha ritirato quasi tutte le sospensioni (escluse le ultime due), resta aperta la questione delle denunce ad personam: in questi casi, solitamente, si procede con una denuncia verso ignoti, che non va a cercare il singolo colpevole per una mobilitazione collettiva. «Sulle denunce siamo in alto mare, sappiamo quanto sono lenti i passaggi della magistratura e ancora nessuno è stato notificato della denuncia. – spiega Marco, anche lui studente del Minghetti – Ancora non sappiamo né quante sono né verso chi sono dirette. Abbiamo il sospetto che i denunciati siano i cinque che si sono presentati in presidenza per le trattative. Il preside non ha rilasciato nessuna comunicazione».
Alla manifestazione di oggi, oltre agli studenti del Minghetti, si sono presentati collettivi del liceo del Copernico, del Righi, delle Laura Bassi, del Maiorana. Si protesta contro il riarmo e i tagli alla scuola, contro la riforma Valditara e il Dl sicurezza, i grandi temi che hanno attraversato tutte le occupazioni delle scorse settimane. «Oggi uniamo tutte le rivendicazioni che sono state portate avanti in questi mesi – aggiunge Marco – Abbiamo davanti l'importante data del 25 aprile». A termine della manifestazione, un'assemblea in preparazione dell'anniversario della Liberazione perché, precisa Marco, « sentiamo il dovere di portare avanti la memoria e continuare a lottare laddove si cerca di oscurarla».