Classifica Sole 24 ore

Una foto delle vie di Bologna (foto Ansa)

 

Bologna scala la classifica e si assicura il quarto posto. Non si parla però della squadra di Vincenzo Italiano (fresca, tra l’altro, di sconfitta al Dall’Ara contro la Cremonese). 

Il capoluogo emiliano torna tra le “grandi” in fatto di qualità della vita: secondo l’indagine pubblicata dal “Sole 24 Ore”, Bologna è la quarta testa di serie tra 107 province italiane, l’anno scorso era nona. A toglierle il podio per un soffio Trento, che spicca sopra tutte e si aggiudica il titolo di provincia più vivibile, Bolzano e Udine, tre luoghi molto più piccoli all'interno del Regioni a statuto speciale. 

Ma come si calcola una classifica di welfare sulla quale agiscono più e più fattori?

Il report è stato elaborato a partire da 90 indicatori certificati, molti dei quali vedono Bologna nelle primissime posizioni. A tal proposito un vero successo per la città delle Due Torri in termini di «Demografia, società e salute», dove si è piazzata al primo posto. Sotto il cappello di questa categoria alcuni dati che riguardano l'istruzione: prendendo sotto esame una fascia d'età tra i 25 e i 64 anni, la provincia emiliana è prima in classifica per percentuale di diplomati e terza per numero di anni di studio conseguiti.

Non solo, Bologna cresce in “Affari e lavoro” e sale al terzo posto del tabellone italiano, strappando una posizione rispetto al 2024. I segnali positivi arrivano da più lati dell’industria, quello delle startup vede un aumento delle nuove realtà del 1,3%.

Dal report viene mostrato il volto di una provincia che economicamente parlando procede nel verso giusto: Bologna è ottava nella classifica «Ricchezza e consumi», con un balzo avanti di 10 posizioni. Notevoli i risultati del mercato immobiliare dove si è registrato un aumento sia del canone medio di locazione del 18,2% che del prezzo medio di vendita dei nuovi immobili 5,7%, il tutto rispetto all'anno precedente.

Prende forma una città ricca e dove l'imprenditoria funziona, ma in cui non vengono trascurati i restanti settori.

Non manca l'attenzione per la sostenibilità e una certa cura per la qualità della vita urbana: Bologna si posiziona al sesto posto nella categoria «Ambiente e servizi».

Anche nel settore «Cultura e tempo libero» la città si difende con forza, piazzandosi al 23° posto. Fa piacere notare che nonostante una diminuzione del numero dei lettori vi sia un aumento delle librerie ogni 100mila abitanti, sono il 3,6% in più rispetto al 2024.

I dati, infine, raccontano una Bologna rosa, oltreché rossa: la percentuale di Amministratori comunali donne ha registrato una crescita del 19% circa.