Cantieri

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Lavori in corso su via Andrea Costa (foto di Alberto Biondi)

 

I cantieri per le vie di Bologna sono uno dei temi più discussi da chi vive sotto le due torri, soprattutto per la via della nuova linea tranviaria in costruzione. È un’opera che inevitabilmente porta ad avere blocchi stradali e disagi città, ma la speranza e quella di migliorare la qualità della vita nel futuro. C’è chi critica aspramente il progetto per le numerose ricadute che ha sulla propria attività lavorativa, e chi il piano per il nuovo mezzo di trasporto lo apprezza pienamente e crede in una buona riuscita pur sopportando le difficoltà iniziali.

Proprio come Lucrezia, commerciante di un piccolo negozio di scarpe in via Indipendenza, che al momento ne ha tratto solo benefici: «Noi abbiamo riscontrato un afflusso maggiore, probabilmente perché la gente è obbligata, tra virgolette, a camminare sotto il portico. Il nostro negozio, che è più piccolino, di conseguenza magari viene notato di più. Quindi noi ad ora abbiamo riscontrato, sotto questo aspetto, un miglioramento. Eppure, è normale che il rumore e la polvere, ci siano». Poi cambia veste e passa dai panni di negoziante a quelli di cittadina: «Non abito in centro, quindi a me non cambia. Scendo da un'altra parte con l'autobus, a me personalmente i lavori non hanno ostacolato nulla. Forse però c’è poca informazione. Ho chiesto informazioni che servivano all’azienda rivolgendomi a dei ragazzi che lavorano agli scavi, ma non mi hanno saputo rispondere. Purtroppo no. L'informazione non è tanta».

Poi c’è Aldo, che è presente su via Indipendenza con la sua attività da barista da ormai ventotto anni. «In ventotto anni che sono qui questa è la terza chiusura che subisco. Hanno preso questa decisione nel 2020 in piena pandemia, come esercente ho preso coscienza esattamente dei lavori nel 2023. A luglio, quando sono stato chiamato per la prima volta, ho espresso i miei dubbi e quant'altro, la risposta breve è stata: “Abbiamo già deciso tutto, il progetto è già esecutivo, non si cambia nulla”. All’opera pubblica in sé, non si può dire di no, anche se può piacere o non piacere. Questo sindaco è stato eletto dopo aver detto che avrebbe fatto Città 30 e il tram, io non l'ho votato, ma siamo in un Paese democratico e bisogna accettare quello che è stato scelto democraticamente».

Il barista si lamenta delle ricadute che i cantieri stanno avendo sulla sua attività: «Ciò non significa però che dobbiamo subire tutto ciò senza poter dire la nostra, perché se non finiscono veramente i lavori nel 2026, come cittadino bolognese dovrò pagare. Attualmente ho una perdita di fatturato che varia dal 50% all'80%. I fondi promessi come aiuti ai negozianti delle zone in cantiere? Al momento attuale non ho visto ancora un centesimo. È arrivata la notifica del pagamento dove mi dicono che c'è lo sconto del 50%, ma sui bollettini non ho ancora visto nulla. Avevano detto che non avremmo dovuto più pagare l'occupazione del suolo pubblico; invece, adesso a fine mese devo pagare la seconda rata. Al momento attuale aiuti proprio niente, si parla di 2.000 euro a fondo perduto». Ma oltre ai danni economici subirebbe anche ricadute pratiche, spiega Aldo: «Con la strada chiusa ho visto passare di qui, sotto il portico, biciclette, monopattini e anche motorini. In più la copertura della zona in cantiere impedisce alla luce di illuminare il bar,  che è un deterrente. Chi è che in una zona di transito dalla stazione alla piazza è attratto dal fermarsi in un posto al buio? Per non parlare della pulizia che faccio autonomamente».

Anche i commercianti di via Massarenti, dove i lavori inizieranno a breve, solo altrettanto contrariati. Come la signora Grano, che da sessant’anni ha la sua attività alimentare in quella zona insieme a suo figlio, il quale sostiene: «C’è un disagio, polvere, siamo anche recintati e non è una bella cosa. C’è poca informazione e nemmeno serietà, dovevano chiudere il 23 e non lo hanno fatto. A parer mio, era meglio iniziare il 25 luglio e finire a fine agosto nel periodo in cui ci sono meno macchine, creando meno disagi; invece, con questo traffico si procederà anche più lentamente».