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     L'azienda Faac (foto Dire) 

 

Faac celebra i suoi sessant’anni di attività con il bilancio migliore mai visto: la regina dei cancelli automatici, lasciato in eredità dal precedente proprietario Michelangelo Manini alla Curia di Bologna, ha ricavato, nel 2024, 698 milioni di euro, e un utile di 83. Dopo un 2023 già da primato, nel 2024 Faac ha consolidato il suo risultato, con ricavi in crescita. Questo anche grazie alle sinergie date da varie acquisizioni degli ultimi anni, che hanno ampliato l’offerta di servizi e rafforzato la presenza geografica del gruppo, secondo quanto riporta l’agenzia Dire.

 

«Siamo orgogliosi di aver raggiunto questi risultati record nel 2024 – commenta il presidente esecutivo dell’azienda, Andrea Moschetti . Il Gruppo è cresciuto, a testimonianza della solidità del nostro modello di business e dell'impegno dei nostri team in tutto il mondo».

 

Sui dazi, pur mantenendo un approccio prudente, perché «potrebbero influire sul mercato statunitense, il primo per Faac in termini di volumi», Moschetti si dice fiducioso «che la domanda globale di soluzioni avanzate per l'automazione degli accessi, unita alla nostra capacità d'innovazione, ci permetterà di proseguire nel percorso di crescita sostenibile nel lungo periodo». In che modo? Facendo leva sulla diversificazione geografica conquistata negli ultimi anni, «continuando a investire in ricerca e sviluppo per anticipare le esigenze dei nostri clienti». Anche per il medio termine, il presidente vede prospettive favorevoli per la nascita di nuove opportunità: «l'aumento della domanda di automazione e sicurezza negli edifici, l'espansione delle smart city e la necessità crescente di soluzioni per la mobilità intelligente».