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L'ispettore Zanettin (a sinistra) e Pierluigi Pinto (al centro) nella Questura di Bologna (foto: Sofia Pellicciotti)


Dopo 28 furti e migliaia di euro sottratti, il "finto idraulico" è stato fermato dalla Polizia di Bologna, in seguito a mesi di indagini e testimonianze. Stamattina - mercoledì 14 maggio - in Questura, il dirigente del commissariato Due Torri di Bologna Pierluigi Pinto e l’ispettore Zanettin hanno fatto il punto sull’arresto di un uomo bolognese, incensurato, accusato di aver svaligiato diversi appartamenti tra Bologna, Casalecchio di Reno, San Lazzaro e Zola Pedrosa.

L’indagato, nato nel 1959 e descritto a prima vista come gentile e disponibile dalle vittime, si presentava come un idraulico mandato dall’amministratore del condominio e, poiché possedeva esperienza nel campo dell’edilizia e della manutenzione, l’uomo riusciva spesso a raggirare le vittime, citando problemi strutturali alle tubature dell'edificio che interessavano più appartamenti, menzionando anche i nomi di vicini di casa e altri condomini.

Una volta guadagnata la fiducia degli inquilini, spesso di età avanzata (21 delle vittime avevano più di 65 anni, mentre nove erano over 80), l’uomo sottraeva portafogli e altri oggetti preziosi, mentre conduceva l’ispezione della casa e, una volta conclusa, lasciava un numero falso per poi allontanarsi dagli appartamenti. In molti casi, insieme ai contanti e le carte di credito c’era segnato anche il PIN, grazie al quale l’indagato effettuava prelievi fino al blocco delle stesse. In tutta la sua attività, da maggio 2024 a gennaio 2025, l’uomo ha accumulato circa 15.300 euro di bottino.

Tuttavia, in uno dei suoi ultimi furti, il finto idraulico ha fornito il suo vero numero di telefono a una signora anziana, grazie al quale la Polizia è riuscita a risalire alla sua identità, al suo indirizzo di residenza e ai suoi spostamenti tramite le numerose testimonianze e filmati di sorveglianza. Adesso l’uomo è agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico sotto custodia cautelare, e al momento dell’interrogatorio ha negato qualunque coinvolgimento nella vicenda.