giornalismo

La redazione di InCronac@ con Marcello Fois (foto Maria Giulia Giulianelli)
Seicentosettantadue articoli pubblicati in poco più di due mesi e mezzo di praticantato. Undici telegiornali e giornali radio, sei numeri del nostro periodico, il Quindici. In questi mesi noi giornalisti praticanti di InCronac@ ci siamo cimentati con la cronaca cittadina e non solo, con la politica, l’economia, la cultura e lo spettacolo, lo sport. Ognuno seguendo le proprie inclinazioni e le proprie passioni, ma anche e soprattutto mettendosi alla prova in terreni più ostili, meno noti, con impegno e talvolta molto sforzo che hanno portato a buoni risultati. Molti di noi, prima del percorso del master, non avevano mai sperimentato la "vita da redazione". Ci siamo testati giorno dopo giorno, misurandoci con la rassegna stampa, imparando a segnalare ai nostri colleghi le notizie più importanti del giorno e a capire come poterle riprendere e approfondire; stimolante è stato imparare come approcciarsi ai nostri intervistati, a chi rivolgerci per avere informazioni, e coltivare il rapporto con colleghi più esperti. Piano piano abbiamo iniziato a prendere dimestichezza con gli strumenti del mestiere: oltre a penna e taccuino, con i microfoni e le telecamere, con le regole per avere inquadrature e video sempre migliori, con i programmi di montaggio. Soprattutto, poi, con la nostra voce: non solo nella capacità di impostarla al meglio e in dizione per i servizi di telegiornali e giornali radio, ma anche nel modo più corretto per rivolgersi e porre le domande giuste a chiunque sia fonte per il nostro lavoro.
Quella che presentiamo nel numero di oggi del nostro quotidiano è una selezione dei nostri pezzi, ma ne mancano tanti altri. Con uno sguardo anche alla politica estera, che influenza inevitabilmente quella interna, InCronac@ ha intervistato esperti politologi sulla presidenza di Trump; abbiamo conosciuto più a fondo la situazione delle aziende del territorio, ascoltando le persone che ci lavorano, nelle aziende, gli imprenditori e i sindacati. Ci siamo avvicinati al fronte delle guerre in Medioriente, con le voci di giornalisti e ricercatori. Siamo entrati nelle carceri di Bologna, raccontandone i problemi grazie all’aiuto del Garante dei detenuti e dei politici; abbiamo affrontato i temi delle droghe e della criminalità giovanile; approfondito, nell’ambito della sanità, la questione legata alla carenza di medici di base nel nostro territorio, il ridimensionamento dei Cau e l’annoso problema delle liste d’attesa. Abbiamo seguito da vicino i problemi che toccano tutti i giorni la vita dei bolognesi: i cantieri, il tram, l’aumento del prezzo dei biglietti dell’autobus, il passante, e poi ancora gli autovelox e i servizi aeroportuali. E poi il tema sempre più stringente delle politiche legate al fine vita e quello drammatico degli incidenti. Siamo andati in tribunale per capire più da vicino, nelle udienze dei processi, i casi di cronaca nera che hanno toccato la città di recente.
Ci siamo poi emozionati con lo sport bolognese, per la vittoria della Coppa Italia del Bologna Fc e quella dello scudetto della Virtus Segafredo, avendone seguito il percorso fino al trionfo, ma abbiamo dato uno sguardo anche ad altri sport, come il sittingvolley e il baseball per ciechi. Abbiamo rivissuto i tempi che furono e che vivono tuttora, nelle parole di scrittori come Paolo Nori, Helga Schneider, Daniel Pennac, Stefano Bartezzaghi e in quelle di cantanti come Iva Zanicchi, Irene Grandi, Luca Carboni, Francesco Guccini, tra ricordi delle loro vite e carriere e emozioni per le vittorie sportive delle squadre bolognesi.
Dopo la pausa estiva ad attendere tutti i praticanti giornalisti ci saranno i tirocini nelle testate d'informazione e negli uffici stampa di tutta Italia. Anche qui, le aspirazioni e le doti di ciascuno potranno essere messe in mostra e alla prova. C’è chi si cimenterà con la carta stampata, chi nell’online, chi conoscerà un altro lato del nostro lavoro in un ufficio stampa, chi imbraccerà microfono e telecamera e proverà a fare il massimo in radio e in tv. Con la consapevolezza che a novembre la redazione tornerà carica di nuove esperienze e con desiderio di migliorarsi ancora, buona estate e arrivederci da InCronac@.