l'intervista
Giancarlo Tonelli (foto di Sofia Pellicciotti)
«Il limite dei 30 va bene in centro, ma non sul resto della città, dove i 50 sarebbero ragionevoli. Il problema vero poi è che mancano i controlli». Giancarlo Tonelli, dal 2000 direttore generale Confcommercio Ascom, si è espresso così su Bologna 30, istituita nel gennaio del 2024, durante l’intervista alla redazione di InCronac@. «Ero contrario quando fu varata e non ho cambiato idea. Anzi, oggi ancora di più ho i miei dubbi».
«Nel centro storico il limite è giusto - ha detto - Noi eravamo favorevoli fin dall’inizio sul punto, poi comunque in auto non è possibile andare più forte neanche volendo. Siamo favorevoli pure ai vari dossi e i vari dissuasori aggiunti nelle vie centrali. Il discorso è diverso quando lo si estende a tutta l’area cittadina». Tonelli ha proseguito: «Il limite sui viali per me non aveva senso, e infatti oggi non c’è. La criticità è un altra». Il presidente di Ascom si è concentrato sulle infrazioni degli automobilisti: «Limite o non limite, Città30 o non Città30, contano i controlli che poi si fanno. Adesso su Bologna a 30 non si fa polemica perché la gente si è accorta che non controlla nessuno, come se non succedesse niente. Invece gli incidenti aumentano e ci vorrebbero più accertamenti». Per iniziare a migliorare la situazione il direttore generale indica una via: «Bisogna iniziare mettendo i vigili urbani sulle strade. Bene ha fatto il Comune ad assumerne un centinaio. Come Ascom, siamo tra quelli favorevoli ad avere forze più forze dell’ordine in strada». Ha poi concluso: «Città30 come modello ha senso solo con i controlli, vedremo se aumenteranno».
Giancarlo Tonelli ha osservato anche un altro fenomeno problematico: «Sono peggiorate le abitudini di guida, anche alla luce dei fatti degli scorsi giorni». Il riferimento è all’incidente mortale che il 25 novembre ha coinvolto una ciclista, travolta da un camion su via Zanardi. «Oggi quando si è al volante bisogna guardare non solo la propria guida ma anche quella degli altri. È molto difficile gestire tutto», ha continuato Tonelli, citando anche le parole del sindaco Lepore: «Sono d’accordo sulla proposta di rendere i sensori sulle auto obbligatori. Guidare in città è diventato complicato, ci sono anche sempre più mezzi diversi in strada, tra monopattini, bus, bici e sempre più indisciplinati e fra poco anche il tram. L’idea del sindaco è da prendere in considerazione».
Nel corso dell’intervista di Giancarlo Tonelli sono stati toccati altri temi, trai quali lo stato di salute di Ascom e dei commercianti bolognesi, il rapporto con il Comune e il sindaco Lepore, i lavori del tram e i vari cantieri che stanno cambiando volto alla città. L’intervista integrale sarà sul Quindici n.9 in uscita l’11 dicembre, per scoprire e approfondire il legame tra Ascom, la città di Bologna e la posizione di Giancarlo Tonelli: «Dobbiamo consegnare alle prossime generazioni una città migliore, non una che fa marcia indietro».