Sicurezza

L'inaugurazione della Casa delle donne in Cirenaica a gennaio 2025 (Foto Ansa)
Non si potrà più fare volontariato col servizio civile alla Casa delle donne di Bologna. Lo ha reso noto il centro antiviolenza: dopo 20 anni, il progetto per il 2025 non ha raggiunto i requisiti minimi richiesti per ottenere il finanziamento. E il 27 maggio si concluderà il percorso delle volontarie che hanno iniziato il loro lavoro nel 2024. Secondo il centro, questo rappresenta un «disastro annunciato, non solo perché porterà a una riduzione dell’organico in un momento in cui le operatrici sono già in condizione di sovraccarico», ma anche perché verrà a mancare un «sistema di formazione fondamentale per il contrasto alla violenza di genere». Delle 34 lavoratrici, 16 hanno infatti iniziato grazie al servizio civile e quattro di queste operatrici sono responsabili di settore. Se si contano anche quelle che hanno iniziato a lavorare come volontarie e sono state formate poi all’interno del centro grazie ai progetti del servizio civile, il totale sale a 23.
Questo stop mette a rischio la vita dei servizi antiviolenza, in un momento in cui ce n’è alta richiesta: nel 2024 la Casa delle donne di Bologna ha accolto quasi mille donne, il numero più alto di sempre. E le nove operatrici di accoglienza «hanno una media di 190 percorsi aperti contemporaneamente, un carico di lavoro altissimo», spiegano dal centro. Ma i finanziamenti dello Stato per il servizio civile non sono mai stati sufficienti a garantire il pieno funzionamento delle sue attività: nel 2023 «le ore di volontariato erano state quasi 13 mila, più della metà delle quali garantite dal servizio civile». Inoltre, ancora più grave, secondo la Casa, è «il disinvestimento nella formazione», che mette in crisi «un passaggio di competenze fondamentale, soprattutto nell’ambito del contrasto alla violenza».
Con questa situazione si scontrano «anche altri centri antiviolenza della regione, come quelli di Modena e Rimini – afferma la Casa delle donne – che non hanno ricevuto i fondi». Quest’anno sono stati finanziati più di 62 mila progetti, ma è in dubbio il carattere di universalità del servizio civile, «poiché le risorse stanziate non riescono a fare fronte alle richieste che arrivano e ai progetti che gli enti propongono», spiega Arci di Bologna.