Passante

Michele Campaniello (foto di Riccardo Ruggeri)
Un punto articolato e carico di attese quello fatto questa mattina da Michele Campaniello, assessore comunale alla Nuova Mobilità e Infrastrutture, a margine della conferenza stampa per annunciare la partenza dei lavori per il tram in via Lame.
«La buona notizia è che, se continuiamo con il ritmo attuale, entro giugno raggiungeremo l’obiettivo del PNRR e arriveremo con la linea tranviaria fino a San Donnino», ha detto Campaniello. Un passaggio chiave del progetto della nuova tramvia, che tuttavia apre immediatamente un nuovo fronte. «Il giorno dopo inizieranno i lavori da dopo il ponte fino al Caab. Questo periodo di transizione è fondamentale per convincere anche Autostrade a procedere con l’intervento necessario al collegamento delle due parti della città», ha continuato.
Su questo nodo cruciale, Campaniello ha fatto delle precisazioni: «Il ponte è di competenza di Autostrade ed è un progetto che ci hanno presentato come necessario per il consolidamento, in seguito alle verifiche sui ponti e viadotti autostradali. Non è parte integrante del progetto Passante, ma è stato inserito nei lavori per tenere conto delle interferenze tra i cantieri». Il rischio, secondo l’assessore, è che le tempistiche ancora poco chiare di Autostrade rallentino l’intero impianto progettuale della nuova mobilità cittadina. «Serve chiarezza da parte loro – ha sottolineato – per poterci consentire di innestare correttamente i lavori tranviari».
Il quadro si complica con la situazione del Passante di Mezzo. Se da un lato il cosiddetto “lotto zero” è avviato, le successive fasi risultano ferme. «Non è una buona notizia per la città di Bologna. Le voci che ci arrivano da Roma non sono rassicuranti. Siamo in attesa di capire che intenzioni abbia Autostrade e quale posizione intenda assumere il Governo, che aveva dichiarato questo progetto di interesse nazionale», ribadisce Campaniello, con un tono che lascia intendere preoccupazione per i ritardi accumulati. Anche sul fronte delle tariffe, l’incertezza regna: «Ogni volta emerge una nuova questione, ma la sintesi è che il cantiere doveva essere già partito, cosa che non è accaduta se non per la prima fase».
Un altro tema affrontato è quello del blocco alla circolazione delle auto Euro 5 previsto per ottobre 2025. «È una norma nazionale – ha chiarito l’assessore – e come amministrazioni locali dobbiamo attenerci. Il governo ha già ipotizzato una sospensiva di un anno, ma restiamo in attesa di capire se e come verrà applicata». Campaniello ha anche evidenziato l’impatto locale di tale misura. «Parliamo di circa 14.000 veicoli solo nel Comune di Bologna. Un eventuale sistema di incentivi non può ricadere solo sugli enti locali, sarebbe troppo gravoso». In attesa di sviluppi nazionali, il Comune continua a investire sulle alternative sostenibili. «Stiamo portando avanti il lavoro sugli incentivi alla ciclabilità e alla mobilità dolce, che per noi rappresentano il vero grande obiettivo», ha spiegato l'assessore. I dati raccolti dal Comune parlano chiaro: «Nel 2024 abbiamo registrato un +10% nell’uso della bicicletta e un sorprendente +69% nell’utilizzo del bike sharing».
La strategia, dunque, resta orientata a una città sempre più sostenibile, anche in assenza di supporti governativi su altri fronti. «La città ci sta seguendo – ha concluso – e questa è la direzione giusta verso cui dobbiamo propendere».