Bologna fc 1909

Un'immagine di Juve-Bologna dell'andata, foto Ansa

 

È una primavera che sa di storia, quella che sta vivendo Bologna. Domenica il Dall’Ara sarà un’arena di passione: contro la Juventus, i rossoblù si giocano un posto nella leggenda, in quello che è a tutti gli effetti uno spareggio per la Champions League. Non è solo una partita: è un destino che si scrive sotto gli occhi di una città intera, che ha riscoperto l’orgoglio, la fede, la bellezza di un sogno collettivo. Una sfida importante non solo per la classifica ma anche per il prestigio, dato che l’avversario è quella Juventus che un anno fa trattava con Thiago Motta per portarlo via dalle Due Torri e si è dovuta invece aggrappare a Tudor per salvare la stagione e centrare la qualificazione nell’Europa che conta, obiettivo minimo per i bianconeri. Italiano, però, guida i suoi ragazzi come un poeta silenzioso, abile a trasformare l'ordinario in magia. E Bologna risponde, compatta, commossa, col cuore in gola e la voce rotta di emozione, consapevole della fattibilità dell’impresa.

I rossoblù, reduci dal pareggio amaro nella trasferta di lunedì a Udine, sono chiamati a offrire la versione migliore di sé stessi e del gioco del suo allenatore: corsa continua, pressing asfissiante, palleggio tambureggiante e il contributo perpetuo degli esterni offensivi sono le armi che hanno portato il Bologna fin qui, al sogno più che mai concreto di bissare la qualificazione in Champions, raggiunta lo scorso anno 60 anni dopo l’ultima volta, e alla finale di Coppa Italia contro il Milan del 14 maggio. La Juventus di Tudor è al momento quarta in classifica, a +1 proprio sui rossoblù, e batterla significherebbe rafforzare la propria candidatura per il quarto posto, unico slot concretamente rimasto per poter partecipare alla prossima edizione della “Coppa dalle grandi orecchie”. I bianconeri, risaliti in classifica dopo la rinfrescante vittoria contro il Monza nell’ultimo turno di campionato, sono in piena emergenza: oltre a Yildiz, assente per squalifica, andranno valutate anche le condizioni di Vlahovic e Koopmeiners, che non sono ancora rientrati in gruppo e continuano l’allenamento a parte. Tudor cercherà di estrarre qualche coniglio dal cilindro – sono in rialzo le candidature di Conceicao come terzo attaccante in avanti e di McKennie come quinto a destra – ma, per un Bologna che ha saputo dare del filo da torcere a tutte le big in questa stagione, i tre punti sono assolutamente alla portata.

Il desiderio di un grande Bologna è intenso e i tifosi lo stanno dimostrando anche con i fatti: Vivaticket, il sito che da oggi ha messo in vendita i biglietti per la finale di Coppa Italia del 14 maggio, è stato popolato dalle 10 di questa mattina da infiniti click di tifosi che non vogliono assolutamente perdersi un’occasione irripetibile. Il Bologna torna infatti in finale 27 anni dopo l’ultima volta e portare la Coppa sotto le Due Torri sarebbe un successo storico per la città, che riuscirebbe così a digerire con meno amarezza un’eventuale mancata qualificazione in Champions League.

Il Bologna sogna e, quando c’è la possibilità di tornare a toccare il cielo con un dito, i tifosi sono disposti anche a correre contro il tempo.