volontariato

Conferenza stampa di presentazione del pranzo solidale (foto di Ludovica Addarii)

 

«La solitudine non ha reddito o isee, tutti sono benvenuti». Con queste parole Roberta Tuschi, consigliera con delega alla disabilità del comune di Bologna, ha presentato il pranzo solidale “Insieme è Natale”, ormai alla sua 31esima edizione. L’iniziativa, ospitata all’interno del Centro Commerciale Vialarga, è totalmente gratuita e nasce con l’obiettivo di contrastare l’isolamento in un periodo come quello natalizio, un momento delicato dell’anno in cui ci si ricongiunge con i propri cari per le festività e che fa sentire un po’ più solo chi questa possibilità non ce l’ha.

Proprio per questo motivo sono chiamate a partecipare tutte le persone bisognose o in situazioni di difficoltà, non esclusivamente di tipo economico, segnalate dai servizi sociali del Comune di Bologna o da Acer (Azienda Casa Emilia-Romagna).  Si tratta di una festa aperta a tutti coloro che, pur non potendo, hanno voglia di passare il Natale in compagnia. Così come ogni anno, ci sarà posto per 350 commensali, indipendentemente dal reddito di cittadinanza o etnia, ma semplicemente desiderosi di stare insieme. Dalla persona anziana che non ha più famiglia, al senzatetto, ai disoccupati o padri, madri insieme ai loro figli che non riescono ad arrivare a fine mese. «Ho ricevuto una telefonata meravigliosa», racconta Silvana Fusari, presidente dell’associazione “Io Sto Con”. «Dall’altra parte c’era una giovane donna di 37 anni, figlia unica, con un papà al quale è stata amputata una gamba e una mamma cieca. Per il secondo anno consecutivo tornerà a questo evento. Mi ha detto una frase che porterò sempre con me: “Sì, perché voi siete diventati la nostra famiglia”».

Sono tante le aziende che danno il loro contributo per la buona riuscita dell’iniziativa, a partire dalle collaboratrici più storiche come Spazio Conad, Camst Group per la fornitura dei pasti o Felsinea Eventi per sedie e tavoli. Ma la novità di quest’anno è la partecipazione dell’Ausl di Bologna, come spiega Stefania Dal Rio, dottoressa e direttrice assistenziale della Ausl Bologna. «A Natale solitudine e fragilità aumentano, la società e il tipo di famiglia sono cambiati. Il concetto di salute non è solo l’usufruire di servizi, ma anche sentirsi parte di una comunità, e così facendo contribuiamo a creare una relazione di prossimità».

Ma il vero motore dell’evento sono i 100 volontari delle associazioni “Il Parco odv” per il servizio ai tavoli e “Io Sto Con”. «Ci occuperemo dell’accompagnamento delle persone con disabilità e in situazione di fragilità, andandole a prendere direttamente a casa per accompagnarle al centro commerciale. Ma il nostro impegno non si fermerà qui, durante il pranzo saremo presenti ai tavoli, favorendo la condivisione e la socialità, affinché nessuno si senta solo e tutti possano vivere un momento di autentica compagnia. Anche questo è responsabilità sociale di comunità», conclude Fusari.