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L'artista Susan Philipsz accanto all'antenna radio che trasmetterà la sua opera "Interval Signals" (foto di Alberto Biondi)
In un intreccio tra arte, memoria e innovazione, nel 150esimo anniversario della nascita di Guglielmo Marconi, l’artista Susan Philipsz ha dato vita a “Interval Signals”, un'installazione sonora permanente realizzata grazie alla collaborazione tra MamBo e Neu Radio-Nuova Emittente Urbana, con la curatela del direttore del Mambo, Lorenzo Balbi. A partire da oggi (16 dicembre), l’opera di Philipsz verrà diffusa in diretta streaming ventiquattro ore su ventiquattro attraverso il sito web www.intervalsigns.it in modo che chiunque, da tutto il mondo, possa collegarsi alla “frequenza digitale” e ascoltare la stessa traccia. «Con “Interval Signals” Susan Philipsz fa nascere un suono dalla città natale di Marconi, un suono destinato a non spegnersi mai – dice Balbi, curatore del progetto – L’opera dà origine a una vibrazione che continua a propagarsi all’infinito, trasformando la memoria in un monumento immateriale capace di attraversare il tempo». In più, come dice Giorgia Boldrini, direttrice del Settore musei civici del Comune: «Legare la figura di Marconi al lavoro di ricerca di un'artista internazionale è un modo per riconoscere l'attualità e la dimensione marconiana».
Nel panorama artistico contemporaneo, Susan Philipsz, che vive e lavora a Berlino, è una delle figure di spicco nella realizzazione di installazioni sonore. «Sono rimasta affascinata dall’idea espressa da Marconi secondo cui il suono, una volta generato, non si esaurisca mai completamente. Ho sempre lavorato con questo mezzo ma è grazie all’inventore che mi sono appassionata alla radio, da cui parte “Interval Signals”», spiega l’artista. L'opera 'Interval Signals' - che entra nelle collezioni permanenti del MamBo - è composta dalle registrazioni, fatte da Philipsz su un vibrafono, di alcuni segnali radiofonici di intervallo, ovvero brevi sequenze musicali che solitamente vengono riprodotte prima dell'inizio o durante le pause di una trasmissione radiofonica. Il formato è stato sviluppato negli anni '20 e '30 come firma musicale per identificare la stazione radio ascoltata e, anche se l'uso dei segnali di intervallo è diminuito con l'avvento della radio digitale, non è del tutto scomparso.
Il 25 aprile 1874 nasceva a Bologna il padre del wireless e della radio, premio Nobel per la Fisica nel 1909, Guglielmo Marconi. Nella primavera 1895, a Villa Griffone, riuscì a emettere un segnale che percorse due chilometri, scavalcò una collina, e raggiunse infine un ricevitore: fu quella la prima trasmissione di telegrafia senza fili. In pochi anni i segnali del giovane Marconi scavalcarono l'Atlantico. Quegli stessi segnali salveranno le vite in mare, porteranno voci, musiche e messaggi nel mondo attraverso la radiofonia e permetteranno di vedere le stelle e studiare l'universo.