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Presidio dei lavoratori Yoox (foto Ansa)

 

«Ci sono state moltissime difficoltà, è stato un dialogo molto complicato, anzi il più complicato della mia carriera». Così Mariano Vendola, sindacalista Filcams Cgil di Bologna, descrive il lavoro che è stato fatto per risollevare la situazione di esubero del personale di Yoox. La vertenza, che ha riguardato la società impegnata nel settore della moda, si chiude dopo tre mesi e, dopo l’annuncio di licenziamento per 211 dipendenti, con un accordo che salva 66 lavoratori e garantisce incentivi agli altri 145.

«Si procede esclusivamente su base volontaria – spiega Vendola – Tra i lavoratori inseriti nella lista (degli esuberi) individuata dall’azienda, solo chi sceglierà liberamente di aderire all’uscita e di accettare l’incentivo lascerà effettivamente il posto di lavoro, mantenendo comunque la copertura della disoccupazione. Per chi invece decide di restare, verrà attivata una cassa integrazione di sei mesi con l’obiettivo di favorire il reintegro all’interno dell’azienda. Yoox, infatti, ha ribadito che il sito di Bologna è destinato a diventare uno hub strategico del gruppo, un polo su cui intende continuare a investire. L’incentivo corrisponderà a 24 mensilità di base per tutti quanti. Sono 24 mensilità pesanti (la busta paga moltiplicata per 14 diviso 12, quindi complessiva di tredicesima e quattordicesima). Sono previste poi due mensilità aggiuntive per ogni blocco di anzianità di cinque anni fino a un massimo di 20 anni, e ulteriori due mensilità per ogni figlio a carico al 50% e per eventuali 104 del dipendente o 104 a carico».

Si tratta di un accordo sindacale unitario, sottoscritto da tutte e tre le sigle Cgil, Cisl e Uil. Tuttavia, l’intesa diventerà pienamente valida solo dopo le assemblee del 9 dicembre, durante le quali verrà chiesto ai lavoratori di esprimersi con un voto e sarà proprio la loro approvazione a rendere effettivo l’accordo.

«Decisioni unilaterali come quella di Yoox – assicura l'assessore al Lavoro della Regione Giovanni Paglia – non spaventano, anche perché credo e spero che ormai si capisca che in Regione Emilia-Romagna questi meccanismi non passano. Da quando sono qui nell'ultimo anno, abbiamo dovuto affrontare molte situazioni di questo tipo, ma si sono tutte concluse con accordi fatti con le parti sindacali e le istituzioni».

Anche il presidente della Regione Michele de Pascale, a margine di un incontro sul settore immobiliare in Confcommercio a Bologna, ringrazia i sindacalisti per il lavoro da loro svolto: «La vicenda Yoox non è stata una trattativa facile e voglio ringraziare le organizzazioni sindacali. Ci sono stati anche sacrifici, ma stiamo andando verso una soluzione».

Soluzione per la quale gli stessi sindacalisti non si reputano del tutto soddisfatti: «Un sindacalista non può dirsi soddisfatto quando qualcuno perde il lavoro. Fin dall’inizio il nostro obiettivo è stato ridurre al massimo l’impatto sociale della procedura. Aver ottenuto la piena volontarietà nelle uscite e la possibilità per chi resta di accedere alla cassa integrazione, lasciando quindi ai lavoratori la libertà di scegliere, anche per chi desidera cambiare vita e accettare la buona uscita, è certamente un risultato positivo. Ma la perdita di posti di lavoro, per chi fa il mio mestiere, non sarà mai un esito da considerare tale», conclude Vendola.