comunicazione
Rsa (foto Ansa)
«Quando le parole sono gentili e sincere possono cambiare il mondo». Un insegnamento del Buddha che gli esseri umani hanno la possibilità di replicare e non c’è luogo dove servano di più della cura. In occasione della Giornata della Gentilezza, domani 13 novembre, le Rsa Anni Azzurri KOS insieme all’Associazione “Parole O_Stili” hanno condiviso le dieci parole che – se usate con consapevolezza – possono fornire agli esseri umani fiducia quando (pure) una vita stia avanzando verso la fine. Cura, umanità, tempo, incontro, empatia, consapevolezza, premura, dialogo, rispetto e conforto.
Utilizzate nelle Rsa, sono uno spunto per gli operatori Anni Azzurri ma anche un invito alla riflessione per tutta la comunità. Il progetto sul valore del linguaggio sarà presentato il 26 novembre al Forum della Non autosufficienza di Bologna, un’occasione di confronto tra professionisti del settore ed esperti di comunicazione. Le dieci parole finiscono per trasformarsi in un manifesto da tenere a mente per la diffusione di una efficiente cultura della comunicazione.
Nelle case di cura, ogni parola è un volano e diventa parte della relazione di cura, a partire dal saluto del mattino. Il linguaggio consapevole è una forma di presenza – quantomai eloquente – nell’assistenza all’interno delle Rsa. Chiara Carla Monti, direttrice Anni Azzurri KOS, ha sottolineato: «Quando le parole sono scelte con consapevolezza e rispetto, sostengono l’emotività della persona anziana, rafforzano la fiducia e generano benessere psicofisico. Con questa iniziativa, insieme a “Parole O_Stili”, vogliamo promuovere al nostro interno e nel settore sociosanitario un approccio gentle care per una presa in carico globale della persona».
In conclusione, Rosy Russo, presidente di “Parole O_Stili” ha confermato: «Con questo progetto vogliamo portare la cultura della parola consapevole dove ha più valore, nei luoghi dove il linguaggio può davvero prendersi cura delle persone e delle loro emozioni».