Maturità

Prima prova di esame di maturità (foto Ansa)

 

Prima giornata e prima prova di maturità per i ragazzi e le ragazze dell’Istituto tecnico economico statale Gaetano Salvemini di Casalecchio di Reno (Bologna), la stessa scuola dove il  6 dicembre 1990, si schiantò l’aereo Aermacchi MB-326 dell'Aeronautica Militare italiana causando la morte di 12 persone e il ferimento di altre ottantotto. Tra i maturandi c’è anche Andrea Kimi Antonelli, il giovanissimo pilota diciottenne di Formula 1 in corsa con la scuderia Mercedes. La prova d’esame questa mattina ha avuto inizio alle 8 e 30 ma Kimi si è fatto attendere: lui ha fatto il suo ingresso da entrate secondarie in largo anticipo per sfuggire alle telecamere della stampa in un momento così delicato e carico di tensione, per poi uscire dalle mura scolastiche all’una, dopo aver concluso lo svolgimento della traccia B2 sul tema del rispetto come lui stesso ha rivelato nell’intervista.

Campione di velocità in pista sì, ma questa volta tra i banchi di scuola si è fatto battere sul tempo dai suoi amici che hanno consegnato il compito prima di lui, per poi rilasciare qualche commento ai giornalisti alla loro uscita.

Come Gaia della 5G, sua compagna di classe: «Non erano un granché, sinceramente, ma dovevo sceglierne una per forza. Alla fine, ho optato per una delle tracce B, quindi il testo argomentativo sul rispetto, anche se in genere scelgo sempre le C. Però davvero, queste tracce non mi piacevano per niente, e da quanto ho sentito, anche i miei compagni avevano più o meno la stessa impressione. La B2, che parlava in generale del rispetto, era l’unica che mi ispirasse un minimo. Le altre proprio no. Ci aspettavamo qualcosa su temi come le guerre o l’intelligenza artificiale, invece era tutta roba diversa. Ora non ricordo bene le tracce, perché una volta che scelgo, elimino le altre dalla testa e mi concentro solo su quella. Domani c’è la prova d’inglese, almeno per il mio indirizzo, e per fortuna a me l’inglese è sempre piaciuto. Se non fosse stato inglese, ci sarebbe stata economia semplice o economia in inglese. Quando mesi fa ho visto che era uscita inglese come seconda prova, ho fatto i salti di gioia».

Poi è stata la volta di Valentina, anche lei dalla 5G: «Io ho scelto una traccia abbastanza semplice, la B2, quella sul rispetto, e ho scritto un testo argomentativo su quel tema. Mi aspettavo tracce diverse, però spero sia andata bene. Domani c’è la prova d’inglese, che secondo me è un po’ più tosta. Non so cosa abbia scelto Kimi, anche se eravamo vicini di banco, non gliel’ho chiesto. Quando ho finito era ancora lì che scriveva. Ormai, dopo averlo visto spesso in classe, soprattutto negli anni passati quando era più presente, lo vedo come un ragazzo normale. Neanche mi rendo conto che è così famoso. È ancora nel gruppo, ogni tanto scrive, ed è sempre molto gentile, simpatico, davvero un bravo ragazzo».

Poi c’è Leila, che dalla classe 5R a mezzogiorno meno dieci era già fuori dai cancelli: «Ho scelto la traccia C1, quella su Borsellino, un estratto del suo libro. Parlava dei giovani, della nostra generazione, e di come siamo pienamente consapevoli dei problemi attuali, soprattutto per quanto riguarda la mafia. Ho cercato di avere una visione più ampia: ho parlato del fatto che siamo continuamente esposti, anche attraverso i social, a immagini di guerre e violenza, e questo finisce per desensibilizzarci. Sì, siamo consapevoli, ma non ci scandalizziamo come dovremmo. Ho scritto anche che abbiamo il libero arbitrio, possiamo dire no alla mafia, possiamo fare tanto, però non siamo sufficientemente tutelati. Spero di non aver scritto cavolate, anche perché sono stata tra le prime a uscire. Vedremo».

Anche Giordano, compagno di classe di Leila, ha scelto la stessa traccia: «Siamo stati abbastanza fortunati, perché proprio nelle ultime due settimane di scuola abbiamo lavorato su un progetto sull’antimafia, su Borsellino, Falcone e la strage di Capaci. In tanti si erano preparati su temi come l’intelligenza artificiale o il web. Io, per esempio, avevo studiato molto sulle guerre e sulla questione del Papa. In realtà, però, i temi di attualità presenti nelle tracce erano un po’ meno sentiti, meno discussi».

Federico invece, anche lui tra i primissimi ad uscire, ha fatto una scelta diversa dagli altri: «Ho scelto la traccia B1, quella su Roosevelt e sul rapporto tra leader politici e cittadini. Mi sento abbastanza tranquillo, credo di aver scritto un buon tema, anche piuttosto lungo. Speriamo arrivi un bel voto. Domani c’è la prova di informatica, che secondo me è molto più difficile dell’italiano. Oggi si studia e domani si spera».

In totale, gli studenti hanno avuto a disposizione sette tracce tra cui scegliere. Per quanto riguarda l’analisi del testo letterario, potevano optare tra una poesia di Pier Paolo Pasolini e un brano tratto da Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, considerato uno dei capolavori della narrativa del Novecento. Per il testo argomentativo, tra le proposte c’era un estratto da Gli anni Trenta, il decennio che sconvolse il mondo di Piers Brendon, che invita a riflettere sui cicli della storia e sulle crisi globali. La traccia più scelta dagli studenti intervistati prende invece spunto da un articolo di Riccardo Maccioni, caporedattore di Avvenire, dedicato alla parola dell’anno Treccani 2023: “Rispetto”, un termine che apre a riflessioni di tipo etico e civico. Tra i testi proposti figurava anche un brano del filosofo Telmo Pievani, dal titolo Un quarto d’era (geologica) di celebrità, incentrato sul legame tra tempo, fama e società contemporanea. Per il tema di attualità, le due tracce disponibili erano: un estratto del discorso I giovani, la mia speranza del giudice antimafia Paolo Borsellino, che incoraggia a credere nella forza e nella consapevolezza delle nuove generazioni; e un articolo firmato da Anna Meldolesi e Chiara Lalli, L’indignazione è il moto del mondo social. Ma serve a qualcosa?, che esplora l’efficacia dell’attivismo digitale e il ruolo della partecipazione civica sui social network.