Mobilità

Cantieri Bologna

Operai al lavoro nel cantiere del tram di via Indipendenza (foto di Alberto Biondi)

I cantieri in città procedono con celerità ma, secondo una nostra ricerca, tra studenti, lavoratori e pensionati, molti sono contrari al nuovo mezzo. Aumentano le critiche verso il traffico e il trasporto pubblico, nonostante i dati dimostrino che il capoluogo emiliano si trova al nono posto tra le dodici grandi città italiane per tasso di motorizzazione. Il sindaco è ottimista nella riuscita del progetto. 

 

Dunque, un nuovo mezzo di trasporto più capiente green, in grado di ottimizzare il rapporto costi-benefici, sta per arrivare a Bologna. Peccato, dice qualcuno, che i bolognesi non lo abbiano chiesto. Il progetto del tram divide la città. Un nostro forum condotto su un campione di alcune centinaia di persone (piccolo ma significativo), tra studenti, lavoratori e pensionati, mostra un’opinione pubblica spaccata a metà. Il 52,8% degli studenti dice no al tram, mentre il 47,2% risulta favorevole. L’arrivo delle rotaie, almeno per ora, non sembra riscuotere grande consenso nemmeno tra lavoratori e pensionati: il 55,2% si mostra contrario mentre il 44% è favorevole. "Guarda avanti, al futuro della città" è scritto sul sito trambologna.it per raccontare il progetto, che da aprile 2023 ha preso vita con la messa all’opera dei primi cantieri in città. Un'iniziativa resa possibile grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), che ha finanziato l’infrastruttura con l'obiettivo di modernizzare la mobilità urbana e promuovere una maggiore sostenibilità ambientale.

 

L’inizio dei lavori appare così per molti la fine di una storia - quella della linea tramviaria bolognese - rimasta per troppo tempo un groviglio inestricabile per le giunte che si sono susseguite a Palazzo d’Accursio. Un anno e mezzo dopo l’apertura dei cantieri, molto è stato fatto e i lavori avanzano anche in netto anticipo rispetto ai tempi prefissati. Nonostante la fiducia del primo cittadino Matteo Lepore, sicuro di riuscire a “vedere la luce in fondo al tram”, a Bologna l'iniziativa divide. Sono diverse le perplessità. C’è chi ricorda che a Bologna il tram c’era già negli anni '60 e '70; chi punta il dito contro i malpensanti, ricordando che c’è sempre chi si oppone alle nuove iniziative; chi lamenta il fatto che a Bologna ci sono troppe macchine e sempre meno persone. Un cittadino che vuole mantenere l'anonimato dice: «Sono favorevole ma mi restano molti dubbi. Il tram si fermerà troppe volte e non cambierà nulla». L'autobus al momento è il mezzo più usato per spostarsi in città, come dichiara il 77% degli studenti contattati. Decisamente meno utilizzato il trasporto su rotaia: solo l’1,9% considera il treno il principale mezzo di trasporto per chi vive nei comuni limitrofi. Ovviamente a farla da padrone è sempre l'uso del mezzo privato dopo il bus. L’automobile resta, infatti, il mezzo preferito e il più utilizzato dai giovani, secondo il 10,4% degli intervistati. Mentre in sella a motocicli e ciclomotori ci va solo il 3,5%. La mobilità dolce (biciclette, monopattini e skateboard) si ritaglia una piccola fetta complessiva di appena il 4,4%: la bicicletta al primo posto con il 3,2% delle preferenze, mentre monopattino e skateboard vanno entrambi allo 0,6%. Solo il 2,8% si muove a piedi. Anche tra lavoratori e pensionati l’autobus con il 23,3% rimane il mezzo pubblico più utilizzato. In questa fetta di popolazione però la mobilità privata ha un peso non indifferente. I motorizzati, con il 33,4%, restano il gruppo più folto. Il 26,7% preferisce il comfort dell’automobile, mentre per sfuggire al traffico cittadino il 6,7% ritiene che le due ruote siano la scelta migliore. In tema di mobilità sostenibile gli adulti restano fedeli alla bicicletta, che, con un buon 20%, rimane l’unico mezzo a impatto zero utilizzato da questo gruppo considerato lo scarso gradimento verso i nuovi mezzi green come monopattini e skateboard più vicini alle nuove generazioni. Ma perché ci sono tante persone contrarie al tram? Forse perché in pochi sono soddisfatti del trasporto pubblico: solo il 30,8% degli studenti è contento dei bus, contro il 69,2% che lo ritiene inadeguato. La situazione migliora cambiando la platea degli utenti. Tra lavoratori e pensionati il 56,7% si ritiene soddisfatto del trasporto pubblico, mentre il 43,3% crede che ci sia ancora molto da fare per migliorare il servizio. C'è chi lamenta i pochi bus in servizio dopo le 20, chi protesta per l'aumento del prezzo del biglietto, chi propone di migliorare il servizio con più corse e collegamenti. Preoccupazione invece da parte dei ciclisti visto che in molti immaginano che il nuovo tram peggiorerà la loro sicurezza e che alcune piste ciclabili saranno rimosse. I cantieri hanno fatto il resto per aumentare lo scontento generale. Sostiene Roberto: «Bologna è tutto un cantiere. Così è un’esagerazione, le strade sono una buca continua. Ho visto parecchi ciclisti cadere». Gli fa eco Elena: «Da 50 anni vivo in zona Corticella e da quando sono iniziati i lavori è diventato molto difficile spostarsi. Esco di casa alle 7 del mattino e la situazione è diventata insostenibile». Un disagio che mette a dura prova la pazienza dei cittadini? Abbiamo chiesto ai nostri intervistati: quanto consideri il traffico un problema per Bologna? Il 31% degli studenti, in una scala da 1 a 10, ha indicato come valore 8. Il 21,6% dice 7, mentre il 14,7% ha indicato 10 e il 13,8% 9. Decisamente più severi sono i pensionati e i lavoratori: il 27,6% ha segnalato 10 come valore ritenendo che il traffico sia un problema insostenibile. Con una popolazione di 392.000 residenti, Bologna è il settimo comune più popoloso d’Italia e il cospicuo numero di mezzi che ogni giorno circolano per le strade contribuisce a rendere il traffico una matassa impossibile da dipanare. La realtà dei fatti però è migliore di quel che sembra. Il report pubblicato dal registro pubblico automobilistico (Pra), riguardo al parco auto nel comune di Bologna datato 2023, colloca il capoluogo emiliano-romagnolo al nono posto tra le 12 grandi città italiane per tasso di motorizzazione, con 53,61 auto ogni 100 abitanti. Un quadro rassicurante che evidentemente non rispecchia i disagi vissuti quotidianamente. Infatti, il 59,5% degli intervistati ritiene che il problema si ponga nello stesso modo nelle altre città. C'è un 33,5% che crede addirittura che il traffico sia un problema più grave qui rispetto ad altri comuni. È chiaro che Bologna sta affrontando una profonda trasformazione con tutte le difficoltà e le resistenze che accompagnano i grandi cambiamenti. Il tram rientra tra gli ambiziosi progetti di modernizzazione che accomuna il capoluogo emiliano-romagnolo a molte città europee votate a migliorare la mobilità e ridurre l’impatto ambientale. Se questa sarà davvero la risposta giusta ai problemi della città, lo dirà il tempo. Curiosità. Una parte significativa degli intervistati si è chiesta perché non ha potuto votare sulla realizzazione del tram, anziché essere chiamata solo a esprimersi sul colore del mezzo. Una domanda che resterà in cantiere per molto tempo. Come la mobilità.