Dibattito

Il consigliere comunale Matteo Di Benedetto (foto dal sito del Comune di Bologna)

 

Dopo lo scambio in commissione commercio tra Di Benedetto e Santori, che malgrado i toni rimasti pacati tradiva molto sarcasmo, abbiamo contattato il consigliere leghista per approfondire i temi da lui avanzati. «Io non accuso nessuno di illegittimità – ha ribadito – il Comune ha il diritto di scegliere politicamente come spendere i soldi della tassa. Quello che io dico è che non c’è trasparenza. I fondi vengono dati a pioggia ad associazioni culturali e fondazioni che a volte si fatica a capire che apporto diano al turismo. Si rischiano anche conflitti d’interessi, bisognerebbe controllare se qualche amministratore è, o è stato, anche nella direzione di associazioni che ricevono quei soldi».

 

Sempre secondo Di Benedetto gli stessi fondi sarebbero meglio spesi se investiti per contrastare «le esternalità negative che il turismo di massa può provocare, come è stato fatto in grandi città europee, mi viene in mente l’esempio di Barcellona e della sindaca Ada Colau. Non mi pare sia una politica ascrivibile alla destra, ma dalla nostra sinistra cittadina trovo comunque solo muri». Si manca quindi l’obiettivo per il consigliere leghista e sul tema trasparenza rilancia: «Anche Federalberghi, apartitica, ha chiesto accesso ai dati disaggregati e ha ricevuto un rifiuto, perché? La risposta della maggioranza è che tutto ciò che per legge va reso pubblico lo è. Ma non è questo il punto, i cittadini hanno diritto di sapere come vengono spesi i loro soldi o no?».

 

Conferma Giovanni Trombetti, di Federalberghi Bologna: «Siamo al tavolo tecnico permanente sulla tassa di soggiorno con ruolo consultivo. Vogliamo dare consigli efficaci su come investire i soldi perché ci sia un ritorno sul turismo, per esempio vorremmo tutelato il Gran Premio di Imola, che attrae visitatori appassionati di Formula 1». Trombetti però sostiene che per fare scelte consapevoli i dati dettagliati siano necessari, anche per capire se la spesa affettivamente migliora l’esperienza del turista in città. «Temi centrali per attirare i visitatori a nostro avviso sarebbero sicurezza, lotta all’abusivismo, offrire omaggi gratuiti al turista, come un ingresso a Palazzo Pepoli o un omaggio di "Bologna welcome"».