debiti

Banconote-Piano debiti (foto Ansa)

 

Sono sempre di più le persone che non riescono a far fronte ai propri debiti. Tra mutui, finanziamenti, tributi, spese impreviste e la grave dipendenza dovuta alla ludopatia, molte famiglie e piccoli imprenditori si ritrovano schiacciati da obbligazioni economiche che non riescono più a sostenere. Per rispondere a questo problema, anche in Emilia-Romagna, dal 2018 è attivo lo sportello per il sovraindebitamento, un servizio pubblico e gratuito che accompagna i cittadini in difficoltà verso la risoluzione delle proprie pendenze economiche.

Nel solo 2025, al 15 maggio, sono già 1.426 le richieste di appuntamento ricevute, di cui 832 da uomini e 594 da donne, con un’età media di 51 anni. Per il biennio in corso, la Regione ha stanziato 360 mila euro per potenziare il servizio e consolidare la rete metropolitana di supporto.

Lo sportello, gestito dall’ufficio “Sviluppo economico, imprese, occupazione” della Città metropolitana e del Comune di Bologna, offre un primo servizio di accoglienza e orientamento, raccoglie la documentazione necessaria e invia le domande agli Organismi di Composizione della Crisi (Occ), enti terzi istituiti presso l’Ordine dei Commercialisti e degli Avvocati di Bologna.

521 pratiche sono già state inoltrate agli Occ. Di queste: 184 riguardano consumatori (debiti legati alla vita privata), 198 casi sono avviati per la liquidazione controllata del patrimonio, 57 coinvolgono debitori non consumatori (come autonomi o microimprese), 85 domande riguardano l’esdebitazione per incapienti, ovvero persone senza alcun patrimonio.

Le cause principali del sovraindebitamento vanno dalla perdita del lavoro alla separazione, dal mantenimento di famiglie numerose alla scarsa pianificazione economica, passando per l’aumento dei costi e la perdita di clienti chiave per gli autonomi. Le difficoltà si aggravano in presenza di fragilità sociali, basso livello di istruzione e scarsa conoscenza degli strumenti finanziari e del sistema tributario.

«Le persone fanno delle scelte di vita, magari investono o aprono un’attività, poi qualcosa va storto e si trovano in una spirale debitoria che non riescono a gestire – spiega Stefano Mazzetti, capo di gabinetto della Città metropolitana –. Lo sportello nasce per accompagnare chi si trova in questa situazione. Abbiamo vinto un bando regionale arrivando primi, e ora vogliamo ampliare gli sportelli e migliorare il servizio».

«Il prossimo passo sarà intercettare i soggetti fragili prima che la situazione sia già compromessa – aggiunge – anche attraverso webinar e momenti di formazione finanziaria, perché molti non hanno gli strumenti per capire in che tipo di problematiche si trovano e a chi rivolgersi».

Ma il fenomeno, avvertono gli esperti, resta in gran parte sommerso. «Tante persone non sanno nemmeno che esiste questo servizio – sottolinea Elena Mazzoni, assessora regionale all’Agenda digitale, legalità, contrasto alla povertà ed economia solidale –. Spesso ci si rivolge allo sportello solo quando la situazione è disperata, in alcuni casi anche per debiti legati al gioco d’azzardo».

«In Emilia-Romagna, pur avendo tassi di povertà inferiori rispetto ad altre regioni, i dati sono in crescita: secondo l’Istat, un cittadino su dieci è a rischio povertà o esclusione sociale, circa 450 mila persone. La Regione si impegna con investimenti concreti per garantire un accesso equo a strumenti di uscita dalla crisi economica».

La rete metropolitana per il sovraindebitamento vuole quindi essere non solo un punto di supporto, ma anche di prevenzione e legalità, per offrire a chi è in difficoltà economica una seconda possibilità e una via d’uscita concreta. Farla conoscere, spiegano i promotori, è oggi più che mai una priorità.