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Silvia Salis, nuova sindaca di Genova, ed Elly Schlein, segretaria del PD (foto Ansa) 

 

Genova ha scelto il suo nuovo sindaco. Silvia Salis, candidata del centrosinistra, ha vinto al primo turno superando l’avversario del centrodestra Pietro Piciocchi. La città ligure, unico capoluogo di regione coinvolto nella tornata elettorale del 25 e 26 maggio, ha espresso una chiara preferenza: con tutte le 653 sezioni scrutinate, Salis ha ottenuto il 51,48% dei consensi, contro il 44,2% raccolto da Piciocchi.

Complessivamente erano sette i candidati in corsa, sostenuti da 17 liste. L’affluenza si è attestata al 51,91%, in crescita rispetto al 44,17% registrato nel 2022, quando si votò in una sola giornata. Gli altri sfidanti hanno ottenuto risultati molto distanti: Mattia Crucioli di “Uniti per la Costituzione” ha raccolto l’1,45%, Antonella Marras di “Sinistra Alternativa” l’1,29%, Francesco Toscano di “Democrazia Sovrana e Popolare” lo 0,79%, Raffaella Gualco di “Genova Unita” solo lo 0,52% e Cinzia Ronzitti del “Partito Comunista dei Lavoratori” appena lo 0,27%.

Visibilmente emozionata, Silvia Salis ha commentato la vittoria in conferenza stampa ancor prima della conclusione ufficiale dello scrutinio. «La politica dovrebbe usare un linguaggio migliore. Dedico questa vittoria a mio padre, so che sarebbe stato orgoglioso di me», ha detto. Eugenio Salis, infatti, è scomparso pochi giorni prima dell’inizio della campagna elettorale. L’ex atleta olimpica ha poi sottolineato l’importanza di investire non solo in infrastrutture materiali, ma anche in quelle sociali, e ha annunciato che tra i primi impegni della sua amministrazione ci sarà la riforma dei municipi. «Non abbiamo fretta, ma ci metteremo subito al lavoro», ha dichiarato con decisione.

Classe 1985, Silvia Salis è una ex martellista azzurra, con dieci titoli italiani all’attivo, seconda solo a Ester Balassini nel palmarès nazionale. Ha rappresentato l’Italia alle Olimpiadi di Pechino 2008 e Londra 2012. Oggi è dirigente sportiva delle Fiamme Azzurre e vicepresidente vicaria del CONI. Nel 2023 era stata nominata "ambasciatrice di Genova" dal sindaco uscente Marco Bucci. È sposata dal 2020 con il regista Fausto Brizzi. La sua candidatura era sostenuta da una vasta coalizione di centrosinistra: Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra, la lista "Riformiamo Genova con Silvia Salis" (che include esponenti di Azione, +Europa, Italia Viva e DemoS), e la lista civica "Silvia Salis Sindaca" (con membri di Volt Italia e Linea Condivisa).

Oltre a Genova, si è votato in circa 30 comuni con più di 15 mila abitanti. In nove di questi, il centrosinistra ha vinto al primo turno, strappando quattro comuni al centrodestra. Sei comuni sono andati a candidati civici, mentre il centrodestra ha prevalso in quattro casi. Nei restanti 13 comuni, tra cui Taranto e Matera, si tornerà alle urne per il ballottaggio. A Taranto, il centrosinistra con Pietro Bitetti (37,39%) sfiderà Francesco Tacente (26,14%), sostenuto da liste civiche di centrodestra. Il candidato ufficiale del centrodestra, Walter Musillo Lazzaro, è stato escluso dal secondo turno con il 19,4%. A Matera, invece, si sfideranno Roberto Cifarelli (43,52%), ex PD sostenuto da una coalizione civica trasversale, e Antonio Nicoletti (36,98%), candidato del centrodestra ed ex direttore dell'Azienda di Promozione turistica della Basilicata. Tra gli altri risultati di rilievo: a Giugliano in Campania (Napoli), Diego Nicola d’Alterio (centrosinistra) ha vinto con il 51,1%, a Desio (Monza e Brianza), successo al primo turno per Carlo Moscatelli (centrosinistra), a Osimo (Ancona), vittoria netta per Michela Glorio del M5S, con il 57,4%, a Rende (Cosenza), eletto al primo turno Sandro Principe, candidato civico sostenuto dalla sinistra ma non dal PD o M5S. Si andrà invece al ballottaggio in città come Cernusco sul Naviglio (Milano), Saronno (Varese) e Lamezia Terme (Catanzaro), dove le sfide restano apertissime.