salute mentale

Isabella Conti e Maurizio Fabbri (foto Alessandro Fratini)
«In Emilia-Romagna, negli ultimi 10 anni, sono aumentati da 28mila a 60mila i ragazzi e le ragazze che si sono recati in psicoterapia». Lancia l’allarme Alessio Saponaro, dirigente dell’area salute mentale nelle carceri, intervenuto durante gli “Stati Generali dell’infanzia e dell’adolescenza” sul peggioramento della condizione psicologica nelle fasce più giovani della popolazione del territorio.
«Abbiamo a che fare con un fenomeno molto più radicato e profondo di quello che si pensa – continua Saponaro – in nessun altro reparto sanitario si è registrata una crescita di diagnosi come nella psicoterapia. La fascia d’età più interessata è quella femminile tra gli 11 e i 17 anni».
Nello specifico, Saponaro afferma che a far preoccupare sono gli aumenti dei disturbi dell’ansia, che «sono passati da 189 nel 2010 a 868 nel 2024, un aumento di quasi cinque volte», e il numero di ricoveri dei minori che «hanno subito un incremento da 1.310 nel 2017 a 2.324 nel 2024».
Il dirigente, inoltre, segnala la grave mancanza di numeri per il resto del paese sul fenomeno: «Oltre all’Emilia-Romagna, solo il Piemonte ha raccolto i dati sulla salute mentale dei giovani. Questa non è una cosa positiva, perché senza i numeri non si può fare prevenzione, e l’unica soluzione che rimane è il ricovero. Ma se si arriva al punto di dover ricoverare i giovani, qualcosa è andato storto».
Isabella Conti, assessora al welfare, alla scuola e alle politiche per l’infanzia, ha affermato che «in ballo c’è il benessere dei bambini e della società futura. Questi numeri impietosi ci dimostrano che c’è un’urgenza sul tema della salute mentale giovanile, e per affrontarla dobbiamo indagarne le cause attraverso un metodo scientifico e pragmatico».
«Tuttavia – conclude Conti – i dati sono solo la punta dell’iceberg: è necessario capire l’origine del disagio e disinnescarlo prima che peggiori, prima che venga messa repentaglio la serenità e la tranquillità necessaria per lo sviluppo dei nostri ragazzi».
L’appello dell’assessora è stato poi raccolto da Maurizio Fabbri, presidente dell’Assemblea legislativa: «Abbiamo organizzato gli Stati Generali qui in Regione perché è qui che si prendono le decisioni importanti, e questa è senza dubbio una delle materie più urgenti di cui ci occuperemo. Per collaborare al meglio, dobbiamo essere apartitici e aperti, perché ci sono di mezzo categorie fragili che devono essere tutelate».