udienza

Tribunale di Bologna (foto di Ansa)
Dovrebbe concludersi l’11 giugno l’udienza preliminare sul caso Gaiani. Dalla vicenda di Castello d’Argile sono passati quasi quattro anni. Il 5 settembre 2025 la 59enne Daniela Gaiani è stata ritrovata dal marito senza vita, impiccata alla testiera del letto. A dare l’allarme è stato proprio Leonardo Magri che raccontò all’Arma di aver provato a rianimare la vittima ma che, ormai, non c’era stato nulla da fare.
Secondo la Procura, la vicenda avrebbe riguardato, invece, un caso di femminicidio e non di suicidio. I familiari, al tempo, avevano parlato del presunto gesto come «qualcosa di impossibile», secondo quanto riferito dall’avvocato della vittima, Daniele Nicolin. Nel corso delle indagini, infatti, molti indizi avevano smentito le ipotesi di morte naturale e, tout court, di suicidio. La perizia tossicologica aveva rivelato che la donna era stata imbottita di alcol e farmaci e, in virtù di questo, non avrebbe avuto la forza tale per stringersi una cintura al collo da sola. Inoltre, secondo gli esami del Ris dei Carabinieri il pezzo di stoffa, della quale la donna si sarebbe servita, non sarebbe mai stato messo in tensione.
Tra gli ultimi elementi evidenziati dalla Procura c’era una relazione extraconiugale che Magri avrebbe portato avanti da diverso tempo. L’uomo, la sera prima dell’allarme, si sarebbe coricato tardissimo, di rientro da una sagra, e non si sarebbe reso conto della morte della moglie fino alla mattina dopo. Questo secondo la sua testimonianza. Invece, alcune verifiche dei Carabinieri hanno, poi, smentito questa versione, avallando l’ipotesi che l’uomo, quella notte, si trovasse in compagnia della sua amante.
Oggi, all’udienza preliminare al Tribunale di Bologna, si sono costituite parti civili i familiari della vittima di femminicidio e l’Associazione “Caramella Buona”. Il legale dell’imputato, Ermanno Corso, ha, invece, presentato una memoria, sollevando diverse eccezioni in ordine all’acquisizione delle prove e ai presunti mancati avvisi per le consulenze.