Sicurezza

Un poliziotto con il taser, al centro delle polemiche negli ultimi giorni (foto: Ansa)

 

La questione della sicurezza a Bologna e, in particolare, al quartiere Bolognina, è stata al centro del dialogo che oggi il sindaco Matteo Lepore ha avuto con il ministro degli affari europei, Tommaso Foti. Dopo un seminario sui fondi Ue svoltosi a Palazzo d’Accursio, Foti ha manifestato la necessità di una «cooperazione istituzionale. È un dovere nei confronti dei cittadini, anche se la sicurezza assoluta non la può garantire nessuno». Il sindaco Lepore, che alcuni giorni fa è stato “invitato” da alcuni esponenti di Fratelli d’Italia a rassegnare le dimissioni, si è mostrato favorevole all’opportunità indifferibile di «lavorare assieme, bisogna essere e sentirsi sicuri in tutte le città. Senza polemiche», anche se, sottolinea, «Fdl e Lega perdono tempo ad accusare me, in una continua campagna elettorale».

Per cercare un’intesa, il primo cittadino ha invitato nuovamente il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi in città per «rinnovare il protocollo sulla sicurezza elaborato dal Comune, il primo in Italia, e che ha portato buoni frutti, considerate le risorse che abbiamo». Il riferimento del sindaco è a piazza XX Settembre, oggetto, negli ultimi mesi, di un profondo tentativo di riqualificazione che, secondo gli abitanti e gli esercenti della zona ha migliorato nettamente le condizioni in cui versava l’area. Sottolinea ancora una volta la carenza di organico nelle file delle forze dell’ordine, quantificando l’ammanco in cento, centocinquanta uomini della Polizia di Stato e almeno venti Vigili del Fuoco.

Al centro delle discussioni anche il taser, utilizzato in Bolognina per bloccare Zakaria Azmami, il ventisettenne marocchino che domenica scorsa, armato di forbici, ha aggredito due passanti in piazza dell’Unità, ferendo anche un poliziotto intervenuto. «Ci sono casi in cui non si può fare altro per fermare gli aggressori che utilizzare strumenti offensivi. Ma un conto sono l'Arma dei carabinieri e Polizia di Stato, un altro la Polizia locale che ha altri compiti». Rispondendo alle polemiche del centrodestra che ha accusato la sinistra di avere la “mano troppo morbida” sulla questione sicurezza, il sindaco ha concluso affermando che «più che pensare al taser, discuta del fatto che c’è una persona che non doveva stare sul suolo italiano da due anni. Invece di spendere un miliardo per il centro di espulsione in Albania, il governo utilizzi quei soldi per i territori e aumentare il personale delle forze dell’ordine, così sì che potremmo affrontare il tema della sicurezza».