Basket

Nell'immagine due cestisti impegnati a contendersi un punto, (foto: Ansa)
Nel cuore pulsante di Bologna, sotto le luci del PalaDozza, torna a vibrare la magia del basket. La Fortitudo si prepara all’incontro, con l’orgoglio cucito sul petto e il canto dei tifosi pronti a sostenerla. C’è il clima delle grandi occasioni, per una partita che può valere una stagione: il presidente Stefano Tedeschi aveva fissato quest’anno come termine ultimo per il ritorno nella massima serie e per la gara di stasera contro la Carpegna Prosciutto Pesaro il risultato può essere soltanto uno. I marchigiani, pronti a contendere il risultato fino all’ultimo possesso, sono reduci dalla vittoria per 85 a 72 contro la Reale Mutua Torino sul campo neutro della Unieuro Arena di Forlì e promettono di lasciare fino all’ultima goccia di sudore sul parquet del PalaDozza.
C’è una luce nuova, però, negli occhi della Effe: il capitano è tornato. Matteo Fantinelli, cuore e guida della squadra, ha stretto i denti e sarà della partita. Il suo ritorno è più di una buona notizia, è un segnale. Come un faro nella nebbia, la sua presenza promette ordine, intensità, appartenenza. I precedenti, però, raccontano di una sfida stregata: due volte si sono incrociate in stagione Fortitudo e Pesaro, due volte i bolognesi sono usciti sconfitti. Zero a due il bilancio, un conto aperto che grida vendetta. Sarà fondamentale non farsi tradire dall’ansia, non cercare rivincite affrettate: Pesaro è squadra ostica, quadrata, capace di colpire in transizione e soffocare il ritmo. Coach Attilio Caja lo sa, e nella penombra degli allenamenti ha chiesto anima, pazienza e cuore. Servirà tutto, e qualcosa in più. Servirà la forza di chi non vuole andarsene, la fame di chi sa che è il momento o mai più. Il PalaDozza sarà un tempio di cori e tamburi, e la Fortitudo dovrà ascoltare il suo popolo come un’orchestra il direttore. La vittoria in trasferta contro il Livorno ha senz’altro aiutato la Effe da un punto di vista mentale e ha consentito agli uomini di Caja di uscire da un momento difficilissimo, culminato nelle quattro sconfitte consecutive. Ma guai a pensare che questa sfida sia solo un’appendice della regular season: chi vince stasera affronterà Cantù nei quarti di finale, all’interno di una sfida pronta a trasformarsi in battaglia, con i brianzoli che sono tra i candidati più accreditati per la promozione in Serie A e la Fortitudo, dovesse vincere questa sera, dovrà farsi trovare pronta.
Stanotte, più che una partita, si gioca un destino. E il destino, a volte, si può scrivere con un rimbalzo.