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Nuove limitazioni al limite di velocità potrebbero essere in arrivo sulle autostrade e tangenziali dell’Emilia-Romagna: la Regione, sulla base del Dl 69/2023 art. 9, sta valutando se utilizzare la nuova misura per ridurre le emissioni dopo settimane di qualità dell’aria sotto la soglia accettabile. Secondo la Regione i dettagli per l’applicazione del Dl sono ancora in fase di perfezionamento, ma il provvedimento scatterà comunque al superamento dei 25 giorni di sforamento, con 90 giorni per l’applicazione delle ulteriori misure locali. 

 

L'avv. Federico Bendinelli, presidente dell’Aci (Automobil club d’Italia) di Bologna esprime i suoi dubbi a riguardo: «Trovo leggermente assurdo che questo cambiamento sia motivato da ragioni ecologiche: più lenti si viaggia in auto e maggiore è il tempo che si impiega ad arrivare a destinazione, e di conseguenza maggiori possono essere anche le emissioni. Sono argomentazioni tipiche di chi ragiona in maniera ideologica e non razionale, non è una proposta progressista». Bendinelli continua: «Per come è stata comunicata sembra propaganda. Se nel mese di gennaio ci sono stati 25 incidenti in meno rispetto all’analogo periodo lo scorso anno, bisogna prima vedere cos’è successo in questi incidenti. Se hai un conducente ubriaco, che corre e finisce sul marciapiede falciando qualcuno, come nel caso di Francesco Valdiserri (travolto e ucciso a 18 anni a Roma nel 2022), un cartello 30 in quella strada non avrebbe impedito l’incidente. Non bisogna né escludere né affermare a priori che ridurre il limite di velocità abbia un’effetto positivo sul numero di incidenti, per raggiungere una conclusione concreta bisogna raccogliere dati più completi ed esaminarli meglio».

 

Riccardo Carboni, presidente della Cna regionale Taxi, si sofferma invece sul fatto che «i limiti di velocità, e le restrizioni alla circolazione in generale, oggi fanno parte di un aspro dibattito la cui connotazione è solo politica, più di tifo che di sostanza. Per adottare certi provvedimenti su ampia scala, come nel caso di tangenziali e autostrade, è necessario un dibattito più neutro e tecnico. Qualsiasi variazione alle norme della mobilità è vissuto con ansia e stress da coloro che lavorano nell’industria dei trasporti, e tutti i provvedimenti che vanno a limitare le possibilità di circolazione impattano negativamente l’attività - prosegue - Per quanto riguarda le emissioni, l’impatto ambientale dipende da numerosi fattori come il tipo di macchina, il suo motore e molto altro ancora. Andando più piano si potrebbero creare più code, che certamente non aiutano l’ambiente, ma allo stesso tempo si ridurrebbero i consumi. Con ogni provvedimento ci sono aspetti positivi e negativi, è una questione di equilibrio, e l’Emilia-Romagna deve saper garantire una certezza di continuità del movimento. Abbassare il limite di velocità non è quindi una ricetta per risultati assoluti, e qualche dubbio rimane, ma non siamo contro l’iniziativa a prescindere».