Antidroga

Spacciavano cocaina e hashish a Bologna e in provincia. Oggi sono state eseguite dalla squadra mobile della Polizia 19 misure cautelari contro cittadini marocchini tra 20 e 28 anni irregolari in Italia, che operavano in piccoli gruppi. Quindici sono finiti in custodia cautelare in carcere, uno agli arresti domiciliari e tre hanno ricevuto divieto di dimora a Bologna.

 

Più di cento cessioni in un giorno

Le indagini svolte nel 2022 si sono concentrate prevalentemente in Bolognina, Corticella e Borgo Panigale.  Le intercettazioni e le osservazioni sul campo hanno permesso di definire il modus operandi degli spacciatori, in grado di effettuare più di cento cessioni al giorno. Autonome, con una loro organizzazione, ruoli e piazze di spaccio distinte, a volte le bande si scambiavano i corrieri. Le strade principali dello smercio erano via Battindarno, Speranza, Emilia Ponente e Segantini a Borgo Panigale; via Corticella, Arcoveggio, Giardini, Gorki e Shakespeare nel quartiere Navile (Bolognina e Corticella). I telefonisti ricevevano le telefonate dalla clientela variegata per estrazione sociale e organizzavano gli appuntamenti con i "cavallini" per la vendita.

 

I titolari di una pizzeria erano anche fornitori di cocaina

Le indagini sono iniziate nel dicembre 2021, dopo l’arresto in flagranza di un algerino per detenzione di oltre mezzo chilo di cocaina. L’uomo da circa due anni si riforniva da tre cittadini marocchini, gestori di una pizzeria a Croce di Casalecchio (Bologna). Monitorando gli indagati, la Polizia è risalita a diversi individui di origine marocchina impiegati nello spaccio di sostanze stupefacenti. Uno di questi si riforniva dai titolari della pizzeria e organizzava un abbondante smercio tramite suoi corrieri a Borgo Panigale. A lui risulta collegato in qualità sia di collaboratore che fornitore un connazionale attivo con numerose cessioni in Bolognina. I controlli su questi due nuclei hanno portato al sequestro di 200 grammi di cocaina, in parte già suddivisi in dosi, e di 13mila euro in contanti.

 

La spedizione punitiva a Borgo Panigale

Le piazze venivano difese anche con metodi violenti. Il 20 febbraio 2022 il capo nella zona di Borgo Panigale ha ordinato a uno dei suoi “cavallini” di compiere un’azione punitiva ai danni di un marocchino, un potenziale concorrente del gruppo. In un’intercettazione l’esecutore stesso spiegava di aver evitato di accordarsi a parole, «non so parlare», e di averlo accoltellato in via Segantini, provocando anche una lesione polmonare. All’aggressore vengono contestate oltre alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti anche le lesioni personali aggravate.

 

Gli arresti in Bolognina e fuori  

Le attività di accertamento sono state quindi indirizzate verso nuovi indagati in Bolognina. Meno di un mese dopo, il 14 marzo, un altro indagato è stato arrestato perché in possesso di 400 grammi di cocaina. L’8 aprile, viene effettuato l’arresto in flagranza di due fratelli, che avevano con loro circa 20 chili di hashish nascosti in un’auto parcheggiata in un’area non riconducibile a loro.

Il bilancio dell’attività d’indagine parla di 20 persone arrestate in flagranze di reato con sequestri di un chilo di cocaina, 20 kg di hashish e 35mila euro in contanti. I provvedimenti limitativi a loro carico non li fermavano dal continuare a spacciare o a procurare droga alle rispettive bande.

Questa mattina, invece, l’esecuzione delle misure cautelari ha riguardato Bologna e provincia, in particolare Granarolo e Vergato. Quattro destinatari delle misure di custodia in carcere sono stati raggiunti anche fuori dal territorio della Città Metropolitana, a Mantova, Novara, Parma e Piacenza.

Non sono mancati i ringraziamenti alla Polizia da parte delle istituzioni. Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore afferma che «operazioni come quella di oggi, per la quale rivolgo i miei sentiti ringraziamenti al Questore, alla Procura e agli agenti di Polizia intervenuti, sono il segno della presenza delle istituzioni e del fatto che le tante segnalazioni che ci vengono rivolte trovano, con attente e articolate attività di indagine, la massima attenzione». L’invito del primo cittadino è quindi di «non smettere di segnalare e denunciare». Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ci ha tenuto a sottolineare «l’impegno delle forze dell'ordine nel presidiare il territorio e lo sforzo costante messo in campo per contrastare una delle principali cause che alimentano criminalità e degrado». Il direttore di Confcommercio Bologna, Giancarlo Tonelli ritiene «importante proseguire su questa strada di controllo e presenza».

 

Foto Polizia di Stato