brevi di nera

Aggredisce la compagna dopo una lite: primo arresto in differita in città

Per un operaio italiano 42enne, accusato di maltrattamenti contro familiari o conviventi e atti persecutori, è scattato l’arresto in differita, il primo in città. L’intervento dei carabinieri della stazione Bologna Indipendenza è stato possibile grazie alla nuova legge contro la violenza sulle donne, che rafforza e semplifica l’applicazione del Codice Rosso. La mattina del 14 gennaio una donna sulla trentina ha chiamato i militari, dopo «l’ennesima lite con il compagno con cui viveva». I carabinieri hanno raggiunto l’abitazione nel quartiere Porto-Saragozza e al loro arrivo la donna ha dichiarato di essere stata colpita con schiaffi al volto dall’uomo, ancora in casa, «per motivi legati alla morbosa gelosia che lui nutriva nei suoi confronti». Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, il compagno l'aveva «afferrata per il collo e per le mani, cercando di impedirle di prendere il telefono e chiedere aiuto e minacciandola di farle del male, il tutto mentre la donna si trovava ancora a letto e sotto la minaccia di farle del male». Circa alle 23.30 la donna è stata riaccompagnata a casa dalla pattuglia del nucleo Radiomobile. Il compagno alla vista della donna e dei carabinieri «ha assunto immediatamente un atteggiamento poco collaborativo» ed è stato accompagnato alla stazione di via Indipendenza per essere arrestato, in attesa dell’udienza di convalida. L’uomo era già stato allontanato l’anno scorso dallo stesso appartamento e poi da quello del padre «per questa inclinazione a commettere reati della stessa specie», ricevendo anche un provvedimento cautelare di divieto di avvicinamenti al genitore.

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Ascia e marijuana sequestrati al Navile

Hanno cercato di dileguarsi dopo aver visto i carabinieri in ordinario servizio di controllo ma sono stati bloccati e perquisiti. I militari hanno trovato nel caravan di un cuoco 34enne italiano un’ascia lunga 90 centimetri e un involucro di cellophane con 1,4 grammi di marijuana nella tasca del giubbotto di un 37enne italiano, già noto alle forze dell’ordine come assuntore di sostanze stupefacenti. Il pomeriggio del 13 gennaio i carabinieri hanno notato in via Bignardi (quartiere Navile) quattro persone armeggiare vicino a un’auto e un caravan parcheggiati. I due hanno tentato di allontanarsi prima di essere identificati senza saper spiegare cosa stessero facendo. I carabinieri della stazione Navile hanno deferito in stato di libertà il 34enne alla procura di Bologna e segnalato amministrativamente il 37enne. Ascia e marijuana sono state sequestrate.

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Operazione in strada contro l’utilizzo del cellulare alla guida: 215 punti decurtati e 5.000 euro di multa

La sezione di Bologna e la sottosezione Altedo-Malalbergo della polizia stradale hanno messo in campo un’operazione di controllo per contrastare l’utilizzo del cellulare alla guida in tangenziale e sul nodo bolognese dell’A13. 215 punti decurtati, cinquemila euro di multa e 43 guidatori individuati è il bilancio dell’attività condotta dagli agenti coordinati dal primo dirigente Gianfranco Martorano. Tra le scuse fornite dagli automobilisti colti in flagrante, ci sono il bisogno di impostare il navigatore, di rispondere a chiamate importanti o improvvisi guasti al bluetooth del mezzo. Nelle prossime settimane continueranno i controlli per limitare l’utilizzo del telefonino alla guida, causa di quasi il 70% degli incidenti.

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Dieci anni di «brillante e onorato servizio», in pensione il cane-vigile Apache

Apache, il cane dell’unità cinofila del reparto sicurezza urbana antidegrado della Polizia locale, va in pensione dopo dieci anni di «brillante e onorato servizio». Come comunica il Comune di Bologna, il pastore tedesco «protagonista di numerosi interventi in materia di stupefacenti, ha iniziato ad accusare qualche problema di displasia» (una malformazione dell’articolazione con degenerazione progressiva nel tempo), obbligandolo al ritiro. Apache vivrà con il suo conduttore e nel frattempo è arrivato il pastore belga malinois Lupin per sostituirlo. Il subentrato ha tre mesi e sta per iniziare l’addestramento.

 

Il cane Apache va in pensione

 

In apertura foto carabinieri. Sopra, il cane Apache. foto: Comune di Bologna