brevi nera
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Una denuncia per ricettazione, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e possesso ingiustificato di armi. Questo è il risultato che i carabinieri di Bologna hanno ottenuto svolgendo il servizio antidroga, nel quartiere Navile.
Il tutto ha avuto inizio con numerose segnalazioni da parte di cittadini e di autorità civili del quartiere San Donato-San Vitale. Oggetto delle segnalazioni la presenza di persone sospette nei pressi dei giardini condominiali tra via Pezza e via Giacinta Pezzana. Nel corso dell’ispezione ad attirare l’attenzione della pattuglia è stata la presenza di un uomo di 61 anni di origine tunisina al posto del conducente di una fiat 600 in sosta. Il 61enne, vedendo la pattuglia avvicinarsi, ha iniziato a comportarsi in modo sospetto, dando l’impressione di volersi disfare di qualcosa. Una volta identificato, è stato perquisito. Sono stati trovati addosso un grosso coltello da macellaio, una piccola confezione di marijuana e tre flaconi di una sostanza stupefacente di tipo metadone. Il materiale rinvenuto risultava posseduto illegalmente in quanto intestato a una donna italiana che, stando alle parole del 61enne, era "una sua amica".
Alla fine i carabinieri hanno provveduto al sequestro e l’uomo, con precedenti e destinatario di un decreto di espulsione emesso a gennaio dal questore di Bologna, è stato denunciato.
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La procura di Bologna ha disposto il fermo nei confronti del ventenne di origine somala ritenuto responsabile della tentata violenza avvenuta il 6 febbraio vicino a via Belle Arti. Il giovane era stato scarcerato dal pm per mancanza di flagranza e insufficienza di prove, poi su disposizione del questore di Bologna trasferito al Centro per il rimpatrio di Milano e, successivamente, liberato in quanto ritenuto non socialmente pericoloso. Nonostante ciò, la Procura di Bologna, per la «sussistenza di gravi indizi di reato», ha emesso un provvedimento di fermo. Tale disposizione è stata eseguita nella mattinata di ieri, dopo che il ragazzo è stato rintracciato in un Cas (Centro di accoglienza straordinaria) sito in località Malalbergo.
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È un operaio cinquantenne di origine italiana e incensurato l’uomo denunciato dai carabinieri di Fontanelice. Motivo della denuncia il danneggiamento di due autovetture con oggetti in plastica contenenti viti autofilettanti.
L’indagine ha avuto inizio a fine gennaio con la denuncia sporta da una donna di 42 anni e un uomo di 59, un suo vicino di casa, i quali hanno dichiarato di aver trovato i pneumatici dei loro mezzi forati con dei manufatti in plastica con all’interno viti autofilettanti. Si è poi scoperto che l'uomo aveva cosparso di materiali simili tutta la strada che conduce alle abitazioni dei proprietari delle macchine danneggiate.
Alla fine, una volta chiuse le indagini, i carabinieri hanno denunciato il responsabile.
Foto fornita dal comando provinciale dei carabinieri di Bologna