tanexpo

cocco

C'è  Zephorum, il primo il primo webetery al mondo, ovvero il cimitero digitale,. E poi le sepolture biodegradabili fatte con noci di cocco e sabbia, le cremazioni a freddo, il qr code che sulla lapide commemora il defuntio, le urne ecologiche che diventano alberi e tanto altro. Sono queste le novità di spicco più importanti di TanExpo, appuntamento internazionale che da oltre trent’anni presenta le evoluzioni le tendenze del mercato dell'addio alla vita, la possibilità di sviluppo di nuovi business, un confronto con i competitor e i professionisti di tutto il mondo nel settore dell’industria funeraria.

Zephorum vuole dare risposta al quesito: “Cosa c’è dopo la morte [digitale]?” È un ecosistema per l'eredità, la commemorazione e l’aldilà digitali. Un servizio per aiutare le persone a ricordare il proprio caro estinto, risolvendo per loro il problema degli account online rimasti attivi. L’azienda offre due prodotti principali, chiamati rispettivamente “Urn” e “Mausoleum”, che si propongono di racchiudere l'intera esistenza digitale di un defunto, la prima in forma privata e la seconda pubblicamente, mantenendo viva la memoria attraversi i servizi commemorativi satellite. Come dopo la morte, nel mondo reale, gli eredi dispongono del corpo fisico del defunto scegliendo come conservarlo per l'eternità, allo stesso modo Zephorum restituisce unità all'esistenza online della persona. Inoltre, su richiesta degli eredi, è possibile richiedere un'operazione di download e rimozione dei dati dai provider ai quali era registrato il defunto.

Il qr code che accompagna la foto dei defunti è invece un’altra idea su cui puntano alcune aziende. La Watching Stars vende per esempio un pacchetto con un qr code da mettere sulla lapide, a scelta tra plexiglas, marmo di Carrara o anche ceramica di Caltagirone; un altro pacchetto, invece, serve per accedere alle modifiche del profilo del defunto. Sulla pagina si possono caricare ricordi di ogni tipo: testi, foto, video e dediche. L’azienda afferma di potere riempire così il trattino tra la data di nascita e quella di morte. Un servizio simile lo propone la startup innovativa Rip, che permette di scrivere una biografia collaborativa, a più voci della persona persa che può essere esposta anche in luoghi diversi dal cimitero. 

Interessanti pure le proposte green, che riescono a conquistare anche questo settore: alcune aziende che propongono la cremazione a freddo, utilizzando dei prodotti naturali al posto del forno crematorio per evitare di inquinare. Ma anche urne cinerarie fatte con le noci di cocco, completamente biodegradabili: è l’idea dell'azienda vicentina La Errevieffe. L'azienda catalana Mifora, invece, punta a sua volta sul bio, con urne in legno e altre in sabbia che si sciolgono a contatto con l’acqua. E ancora auto elettriche per trasportare il feretro, urne ecologiche che diventano alberi.

«L’edizione 2024 segna il ritorno a pieno regime di TanExpo dopo la parentesi della pandemia e si ripresenta alla sua business community con numeri importanti in termini di espositori, oltre 225, di cui più del 30% esteri – dichiara Alberto Leana, presidente di Bexpo – e con un trend di registrazioni di operatori decisamente interessante. Numeri che ribadiscono la leadership internazionale della Fiera e il suo ruolo di piattaforma espositiva per la presentazione delle novità di settore, l’analisi delle tendenze di mercato e l’attivazione di nuovi contatti commerciali su scala internazionale». La fiera, organizzata da Bexpo, società di BolognaFiere e Conference Service, è l’evento leader dell’industria funeraria. 

«Un'edizione volta alla sostenibilità, alla modernità e all'efficienza di un settore in netta crescita e in ripresa e su cui BolognaFiere punta moltissimo», ha commentato Alessandra de la Ville sur Illon, direttore del personale e responsabile dell'ufficio legale di BolognaFiere.

 

In foto urne cinerarie bio fatte con le noci di cocco. Foto Ansa.