Borsa

Tra le società bolognesi quotate in borsa, brilla l'exploit di Unipol. Nei primi nove mesi dell'anno, la società finanziaria attiva in campo assicurativo e bancario ha fatto un balzo del +96,64% raddoppiano dunque la capitalizzazione a 7,48 miliardi di euro, dopo un anno pure positivo. Nel 2023 il titolo era infatti salito del 12,7%. Unipol è dunque nettamente la prima per crescita tra le aziende bolognesi quotate. Nel corso dell’anno ha avviato un progetto di fusione per incorporazione di Unipol Sai e delle società interamente partecipate Unipol Finance, UnipolPart I e Unipol Investment, in possesso di partecipazioni di UnipolSai.

 

Ecco le altre aziende che crescono

Altre tre mostrano variazioni virtuose dall’inizio dell’anno. La multiutility Hera può vantare un +20,74%, per un capitalizzazione che raggiunge i 5,34 miliardi (il doppio dell'omologa Iren) mentre Gvs, colosso in soluzioni di filtrazione respiratoria, registra un incremento del 17,46%. L’azienda di Zola Predosa l’anno scorso aveva guidato la classifica toccando quota +38%. Medaglia di legno, grazie a un +7,46% dopo il calo del 26% nel 2023, per Igd Siiq, società immobiliare controllata da Coop Alleanza.

 

E quelle che perdono

Valsoia, nota per la produzione di alimenti vegetali, mostra una leggera flessione (-0,21%) mentre Aeroporto di Bologna e Datalogic (attiva in acquisizione automatica dei dati e automatizzazione di processi) perdono rispettivamente il 7,02% e il 7,28%. La società aeroportuale l’anno scorso aveva registrato un dato simile ma di segno opposto, arrivando a un +7,1%. La pelletteria di Porretta Terme, Piquadro, segue con -9,46%. Si posizionano in coda l’azienda montevegliese di elettronica e sicurezza Beghelli, madre dell'omonimo salvavita, (-13,61%) e il gruppo Monrif (-23,08%), holding finanziaria che controlla anche la testata bolognese "Il Resto del Carlino" oltre ad attività nel settore editoriale, multimediale, pubblicitario e alberghiero.

 

Foto Ansa