Museo civico archeologico

Una nuova vita per uno dei più grandi rinvenimenti dell’Età del Ferro italiana. Al Museo Civico Archeologico da oggi si potrà visitare il nuovo allestimento della Sala Xb dedicata al Ripostiglio di San Francesco. Il dolio, il grande vaso visibile in foto, risalente all’VIII secolo a.C. rinvenuto da Antonio Zannoni sotto la Basilica di San Francesco a fine Ottocento, al cui interno vennero ritrovati oltre 14mila oggetti metallici risalenti dell’epoca etrusca. Tutto conservato preziosamente nelle mani degli operatori che hanno lavorato per il Museo Civico nelle sue reiterazioni, la prima a Palazzo Galvani nel 1881. «Quello di Bologna è uno dei centri archeologici più importanti d’Italia – spiega la direttrice Paola Giovetti – e il lavoro di ricerca scientifica messo in campo da Laura Bentini, la curatrice, e il team è la dimostrazione del grande lavoro di ricerca che continuiamo a portare avanti».

L’idea di una nuova veste nasce proprio dalla volontà di valorizzare forse la più significativa esplorazione archeologica di Zannoni. A questo scopo sono stati incorporati gli arredi originali dell’esposizione ottocentesca, insieme a pannelli a led e vetrine illustrative. «Questo lavoro ha una doppia funzione – prosegue Giovetti – essere di riferimento per gli studiosi, ma anche più comprensibile per il pubblico». All’interno delle vetrine, che contengono solo una parte del materiale rinvenuto nel dolio – circa tremila pezzi – sono spiegati in forma didascalica i pezzi esposti, utensili, attrezzi, armi e materiale di scarto.

Sulla natura del vaso etrusco però sono rimaste numerose teorie. La più accreditata è che fosse un occultamento d’emergenza fatto a cavallo tra il settimo e l’ottavo secolo; nessun tesoro, dunque, ma un deposito forse di una fonderia dell’epoca.

 

Per celebrare il lavoro del museo dall’11 febbraio fino al 6 aprile si aprirà il ciclo “Il dolio delle meraviglie”, un programma di iniziative, conferenze, e visite guidate mirate a raccontare la storia e il valore straordinario del rinvenimento. 

 

 

Immagine concessa dal Museo Civico Archeologico