Memoria

Stamattina al parco della Zucca ha preso forma un ricordo vivo e ardente di Andrea Purgatori, il giornalista venuto a mancare lo scorso luglio 2023 che con Bologna ha un legame speciale: si occupò infatti di seguire la strage di Ustica, il volo Dc9 Itavia partito dal Marconi e abbattuto da Jet militari il 27 giugno 1980 e precipitato con 81 vittime nel mar Tirreno. 

«Andrea Purgatori è stato il primo a squarciare il muro di gomma su Ustica, tutti gli siamo grati e lo dimostra il pubblico numeroso di oggi», queste le parole di Daria Bonfietti, presidente dell’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica, che con il sindaco Matteo Lepore sta lavorando a un nuovo sito per raccogliere la memoria della strage e passarla alle nuove generazioni. È stato proprio il sindaco ad aprire la cerimonia di stamattina, alla quale hanno partecipato diverse decine di persone appartenenti al mondo del giornalismo e non solo, tra cui il sindacalista e parlamentare Beppe Giulietti, il presidente dell'Ordine Carlo Bartoli, la segretaria del pd bolognese Federica Mazzoni, la presidente dell'Assemblea legislativa regionale Emma Petitti e tanti altri nomi della politica e della società. Lepore ha parlato del nuovo progetto e ringraziato Purgatori, che proprio oggi avrebbe compiuto settantuno anni. 

“Il muretto di Andrea” sorge dunque nel giorno del compleanno del giornalista e proprio all’interno del parco che già ospita il museo alla memoria della strage. La targa commemorativa riporta un qr-code che permette di accedere all’Archivio Andrea Purgatori e di leggere tutti gli articoli scritti dal giornalista su Ustica dal 1980 al 2000 circa. 

Il ringraziamento è andato anche al Corriere della Sera, testata per il quale il giornalista ha sempre scritto; lo ricorda commossa la collega Fiorenza Sarzanini, ora vice direttrice del quotidiano milanese: «Andrea è "il Corriere della Sera" e "il Corriere" è per Andrea sempre», ha esclamato, ricordando che il giornalista è sempre stato dalla parte giusta: «Da subito ha capito, dal Novanta sapeva la verità, non si è lasciato intimidire».

I ricordi del figlio Edoardo Purgatori, attore, sono ricchi di emozione e immagini che riportano alla vita familiare del giornalista: «Mi diceva sempre “leggi!” e io ho odiato leggere fino ai 20 anni, ma poi ho capito perché lo diceva», ha sorriso, stringendo a sé la sorella.

La giornata in onore di Purgatori è continuata poi con un pranzo di solidarietà alle cucine popolari di Bologna per concludersi in serata con la proiezione de “Il muro di gomma” al cinema Modernissimo, il film di Marco Risi che racconta proprio la vicenda del giornalista alle prese con l’inchiesta sul DC-9 Itavia. 

 

Foto di Nikol Ceola