Brevi di nera

La minaccia con il coltello, i video girati mentre la vittima minorenne era costretta a spogliarsi, rimanendo in mutande, prima della denuncia. Tutto mentre si trovava già agli arresti domiciliari per altre vicende. Per queste ragioni un 19enne italiano residente a Castel San Pietro Terme è stato sottoposto a custodia cautelare in carcere per evasione, tentata estorsione e riduzione in schiavitù.

A metà febbraio il ragazzo, coprendosi il volto con un passamontagna e portando con sé un coltello, è uscito per cercare di estorcere quindici euro a un 16enne italiano, che aveva venduto un paio di cuffie a suo fratello di undici anni. L’indagato ha raggiunto la vittima a casa, trovandola in garage, e sosteneva che dovesse restituire 15 euro. Dopo aver ricevuto un rifiuto, ha costretto il giovane a seguirlo nella sua abitazione sotto la minaccia del coltello. Qui l’ha spinto a spogliarsi, ordinando al fratello undicenne di riprenderlo. Al ragazzo di 16 anni è stato anche imposto di consegnare il cellulare, in modo da poter fotografare i numeri di telefono dei familiari e della fidanzata prima di lasciarlo andare.

Dopo essere tornato a casa, la vittima ha raccontato tutto alla madre e al fratello. Insieme hanno trattato con il 19enne per ottenere la cancellazione dei video, prima di denunciare il fatto alla polizia. Durante le indagini, sono stati sequestrati all’indagato diversi dispositivi (tre pc, dieci cellulari e due tablet) per verificare che le immagini del minorenne fossero state cancellate definitivamente. L’elusione degli arresti domiciliari ha spinto l’autorità giudiziaria a disporre a carico del 19enne la custodia cautelare in carcere, eseguita dagli agenti del commissariato di Imola. Sul ragazzo gravavano già diversi precedenti per danneggiamento, furto aggravato, truffa, stupefacenti e spendita di moneta falsa.

 

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Tentato omicidio al centro “Rostom”, fermato un 27enne

Il tentativo di recuperare 300 euro, poi lo scontro fisico e l’accoltellamento. Questa mattina la Squadra mobile e il commissariato Bolognina-Pontevecchio hanno eseguito il fermo di polizia giudiziaria per un 27enne tunisino irregolare e incensurato, ospite del dormitorio “Casa Willy”, per il tentato omicidio aggravato di un 59enne marocchino.

Ieri sera l’operatrice del centro di accoglienza “Rostom” in via Pallavicini stava controllando le camere quando ha notato uno degli ospiti coperto di sangue con le mani al collo mentre un uomo scappava dalla finestra. I due avevano avuto un litigio il giorno prima con il ventisettenne che accusava l’uomo di avergli sottratto 300 euro in contanti. Avrebbe quindi cercato di entrare nella struttura per recuperare la somma, quando è stato sorpreso dalla vittima e un altro ospite a forzare un armadietto e bloccato. Il 27enne ha cercato di divincolarsi e per liberarsi ha accoltellato il 59enne al collo prima di darsi alla fuga. Il ferito è stato portato all’ospedale Maggiore in codice rosso, operato e ricoverato in prognosi riservata. Al momento non è in pericolo di vita.

Le ricerche delle volanti della polizia hanno mirato a localizzare l’uomo tramite la posizione del cellulare, rintracciandolo in via Due Madonne. Accompagnato in Questura per essere sottoposto al fermo, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

 

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Spaccio al Dlf, due arresti

Una baracchina all’interno degli spazi del Dopolavoro ferroviario era stata occupata e utilizzata come luogo per lo spaccio. Qui un nigeriano nato nel 1993 ha consegnato a un suo connazionale di 37 anni, avvicinatosi in bici, una dose di cocaina poi infilata in bocca. Erano circa le 9,30 di ieri e gli agenti della Squadra mobile erano appostati per un servizio ad hoc. Hanno atteso che ci fosse la vendita a un cliente prima di intervenire. Addosso avevano una dose di cocaina, 18 grammi di hashish e tre grammi di marijuana. I due hanno cercato di disfarsi delle sostanze stupefacenti e hanno opposto una violenta resistenza con calci, pugni e il lancio della bicicletta, tanto da provocare lesioni per una prognosi da cinque giorni a uno degli agenti. 

 

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Più di cinque chili di hashish in macchina, arrestato un 21enne

Un controllo della polizia locale in piazza dei Martiri ha permesso di rinvenire 5,1 chili di hashish. Il 21enne italiano fermato a bordo di un’auto durante i controlli era molto agitato e dall’abitacolo proveniva un forte odore legato alla sostanza stupefacente. In uno zainetto la pattuglia ha rinvenuto diversi panetti di hashish. Inoltre, durante la perquisizione in casa del ragazzo sono stati trovati un bilancino di precisione, altra droga e banconote per 4.300 euro, tutto sottoposto a sequestro. Ieri il giudice ha convalidato l’arresto e disposto gli arresti domiciliari in attesa del processo. 

 

Foto Ansa