Basket

Ci eravamo lasciati lo scorso maggio con il successo del Panathinaikos, che in rimonta ha superato i campioni uscenti del Real Madrid, riportando a casa l’Eurolega dopo 13 anni. Ai greci la concorrenza non mancherà, anche grazie a un mercato che ha riportato nel vecchio continente giocatori del calibro di Fournier, Vezenkov e Marjanovic. Guardando in casa nostra la Supercoppa vinta all’overtime dall’Olimpia contro la Virtus ci ha mostrato due squadre in salute e pronte a giocarsi le proprie carte per tornare a disputare i Play-off, impresa solo sfiorata dalle V nere nella precedente stagione. Andiamo a vedere come si presentano ai nastri di partenza le 18 squadre che si contenderanno il titolo di campione d’Europa.

 

Obiettivo Final Four

Panathinaikos - Non possiamo non partire dai campioni in carica del Pana, che non si è certo seduto sugli allori. Coach Ataman potrà infatti contare su due connazionali di ritorno dalla Nba come Omar Yurtseven e soprattutto Cedi Osman. A loro si aggiunge uno dei migliori playmaker dell’intera Eurolega ovvero Lorenzo Brown. Tre aggiunte che alzano nettamente il livello di una squadra che era già tra le favorite.

Olympiacos - Il successo degli eterni rivali ha spinto la dirigenza dell’Olympiacos a rispondere al fuoco con artiglieria pesante. Il reparto guardie è stato rinnovato con l’arrivo di Keenan Evans, Tyler Dorsey e soprattutto Evan Fournier. L’ex Orlando Magic torna in Europa dopo 12 anni. Non è l’unico arrivo da oltreoceano, in quanto è tornato in Grecia Sasha Vezenkov, reduce da un’annata Nba piuttosto anonima. Ad Atene si preannuncia un derby più infuocato che mai.

Real Madrid - I campioni spagnoli si ripresentano sempre tra le favorite ai nastri di partenza. Il roster è stato più rivoluzionato del previsto, con gli addii di Rodriguez, Fernandez, Poirier e Yabusele. Al loro posto Rathan-Mayes, Ibaka e Garuba, con gli ultimi due che dovranno dare energia sotto canestro. Nonostante non sia forse al livello delle due greche, i blancos restano una squadra sempre temibile. 

Fenerbahce - Un’altra squadra che in estate ha cambiato tanto, specialmente sotto canestro. Dopo l’arrivo di Nicolò Melli e Khem Birch, è infatti notizia degli ultimi giorni quella dell’arrivo del gigante serbo Boban Marjanovic, che nonostante i 36 anni di età, può ancora spostare tanto in terra europea. Cambi anche nel reparto guardie con Wade Baldwin e Donta Hall che sostituiranno Calathes e e Dorsey.

 

Speranza play-off

Monaco - Dopo aver sfiorato le seconde Final Four consecutive la squadra del principato ha rinforzato ancora il suo roster. Nick Calathes porta esperienza in cabina di regia al fianco di Mike James, mentre Korkmaz si candida a sorpresa della competizione dopo le stagioni negli Usa. Manca forse qualcosa sotto canestro, dove è arrivato il solo Papagiannis, che potrebbe però non bastare.

Barcellona - I catalani cercano il riscatto dopo le ultime stagioni deludenti. Gli innesti sono in tutti i reparti a partire dal talentino Nunez in regia al fianco di Satoransky e Laprovittola, fino ad arrivare ai colpi pesanti Punter e Metu per dare qualità e fisicità al reparto esterni. Sotto canestro è arrivato Fall, ma il salto di qualità è richiesto soprattutto a Hernangomez.

Partizan Belgrado - Rivoluzione totale alla corte di coach Obradovic. Dopo l’undicesimo posto della scorsa stagione, il roster della squadra serba è stato completamente stravolto con quattordici nuovi innesti. Tra i più interessanti troviamo il playmaker del Sud Sudan Carlik Jones, l’ex Virtus Iffe Lundberg, Isaac Bonga dal Bayern. Sotto canestro, terminata la telenovela Caboclo, sono arrivati Brandon Davies e Tyrique Jones.

Anadolu Efes - Dopo il doppio successo nel 2021 e 2022, la squadra turca non è stata in grado di ripetersi, con l’eliminazione ai play-in della scorsa stagione. Nonostante questo il roster non è stato rivoluzionato, anche se non mancano gli innesti di livello. Primo tra tutti Vincent Poirier, che dopo gli anni al Real da “riserva di lusso” di Tavares, avrà maggior minutaggio e responsabilità. Dagli Usa arrivano Stanley Johnson e Jordan Nwora due giocatori che innalzano notevolmente il livello degli esterni, soprattutto dal punto di vista della fisicità. Per quanto riguarda il reparto guardie si cercherà di recuperare Darius Thompson, reduce da una stagione poco brillante. La sua intesa con Larkin sarà fondamentale per il destino della squadra di coach Mijatovic.

 

Ecco chi cerca il play-in

Olimpia Milano - Dopo due stagioni deludenti, dove non sono arrivati nemmeno i play-in, la squadra di coach Ettore Messina si presenta ai nastri di partenza con un roster rivoluzionato. A partire dalla cabina di regia dove al posto di Napier troviamo Bolmaro e l’intrigante Dimitrijevic. Sugli esterni, dove è probabile un ulteriore innesto, è arrivato Brooks ed è tornato LeDay. I cambiamenti maggiori sono arrivati sotto canestro: addio al capitano Melli e al deludente Poythress, benvenuti a Josh Nebo (già decisivo in Supercoppa) e l’ex Sassari Diop. L’idea è quella di affiancare giocatori più complementari alla stella Mirotic, cercando di ritrovare i tanto agognati play-off.

Virtus Bologna - Dopo un inizio di stagione da favola, la Virtus si è dovuta ritrovare a fare i conti con un calo fisico che ha fatto impedito alla squadra di raggiungere i play-off. Il mercato, dopo un inizio a fari spenti anche a causa di alcune questioni societarie, ha consegnato a coach Banchi una squadra intrigante e con più talento della precedente, anche se con minor esperienza. Nel reparto guardie Morgan e Tucker portano fantasia e fisicità che spesso sono mancati, aldilà del grande torneo disputato da capitan Belinelli e Lundberg. Sugli esterni il grande colpo è Will Clyburn, mentre Grazulis, Akele e Visconti dovranno cercare di farsi trovare pronti se necessario. I problemi maggiori sono nel reparto centri, dove Banchi ha fatto capire di aspettarsi un nuovo innesto. Da Zizic è lecito attendersi un miglioramento, mentre Diouf e Cacok (attualmente infortunato) non sembrano ancora in grado di poter stare in campo a questi livelli con continuità.

Tra le altre squadre che possono ambire a un posto play-in ci sono anche la Stella Rossa, che ha aggiunto tanta qualità nel reparto guardie con Cody Miller-Mcintyre e di Isaiah Canaan, mentre Dobric e Kalinic aggiungono esperienza sugli esterni. I problemi si riscontrano soprattutto sotto canestro con Bolomboy e Plasvic che non appaiono sufficienti per competere. Il Maccabi Tel-Aviv si ritrova a che fare con una situazione difficile a causa della guerra che ha spinto molti giocatori (Brown, Nebo, Baldwin tra gli altri) a scegliere altri lidi. Non sono mancati però dei colpi interessanti in entrata come Jokubaitis e Lloyd. La squadra appare però corta per poter puntare direttamente ai play-off. Infine il Baskonia che ha confermato quasi tutti suoi pezzi forti a partire da Howard e Moneke. L’unica perdita importante è quella di Cody Miller-Mcintyre in regia, sostituito da Baldwin. A lui si aggiungono gli innesti di Luwawu-Cabarrot e Hall, che rendono la squadra basca (guidata dal nuovo coach Laso) una delle più solide dell’intera competizione.

 

L’importante è partecipare

Come ogni anno vi sono squadre che di fatto non hanno veri obiettivi e per cui anche play-in appaiono un miraggio. Tra di esse troviamo Asvel Villeurbanne e Alba Berlino, ultime classificate nella scorsa stagione e con pochi margini di miglioramento in quella attuale. Difficile aspettarsi grandi risultati anche dallo Zalgiris di coach Andrea Trinchieri, che ha perso al sua stella Evans, passato all’Olympiacos, anche se in entrata Brazdeikis e Smailagic rappresentano validi innesti. Altra squadra uscita indebolita dal mercato è il Bayern Monaco con le cessioni di Bolmaro, Bonga e Ibaka. Napier (di cui andrà valutata la convivenza con Edwards) e Voigtmann non appaiono in grado di poter cambiare le sorti della squadra, nonostante l’arrivo in panchina del coach campione del mondo con la Germania, Gordon Herbert. Il Paris Basketball, vincitrice dell’ultima Eurocup ha confermato buona parte del suo roster, che pur presentando talenti interessanti, sembra mancare di esperienza per poter competere anche solo per i Play-in.

 

 Il Panathinaikos campione, foto sito Eurolega