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Un’esplosione, seguita da un incendio. È successo oggi verso le quattro del pomeriggio alla centrale idroelettrica del bacino artificiale di Suviana a Camugnano, nell’Appennino bolognese. Il bilancio, per ora, è di di tre morti, cinque feriti e quattro dispersi, anche se «un numero preciso si potrà avere solo quando si riuscirà a contattare il responsabile Enel dell’impianto», che non era presente sul posto, ha detto il comandante provinciale dei Vigili del fuoco Calogero Turturici, contattato da ÈTv.

Il sindaco Lepore è attualmente diretto alla centrale con il prefetto Attilio Visconti, mentre una quarantina di pompieri è all'opera per ritrovare i dispersi.

L'incidente, ha spiegato Turturici, «si è verificato al livello - 9, quindi sotto il livello dell'acqua attualmente presente nel bacino. C'è molto fumo per accedere ai locali, stiamo provando a smaltirlo anche per abbassare le temperature. Poi quando arriveremo al piano dell'incidente potremo fare i conti con maggiore precisione». Al momento, infatti, restano ignote le cause dell’esplosione.

Oltre a numerose squadre dei pompieri e di sommozzatori, stanno intervenendo anche i carabinieri, la polizia locale e l’elisoccorso del 118. Sul posto è già presente il sindaco di Camugnano, Marco Masinara, che parla di un incendio a trenta metri di profondità, spiegando che «erano in corso dei lavori alle turbine, dentro c’è il personale. Mi hanno riferito che stanno provando a entrare i vigili del fuoco ma stanno avendo difficoltà». 

Nel frattempo, Enel Green Power ha attivato tutte le misure di sicurezza necessarie per svolgere l'evacuazione del personale, restando in coordinamento con Vigili del fuoco e autorità.

Diverse persone dal mondo della politica, tra Galeazzo Bignami, Virginio Merola e il presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana, hanno espresso vicinanza alle famiglie delle vittime, auspicando che il bilancio non si aggravi. 

«Questa ennesima strage sul lavoro ci rende ancora più determinati a proseguire la lotta a oltranza fino a quando non ci sarà un cambiamento netto e radicale delle condizioni in cui oggi si lavora», ha scritto in un post la Cgil Emilia-Romagna. Anche la Cgil di Bologna interviene sui social sul "gravissimo incidente" di Suviana, aggiungendo: «Il mondo del lavoro risponderà».

 

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