città 30
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Stamane abbiamo condotto un drive test per fare esperienza diretta di Bologna città 30 e per tentare di registrare realmente cosa significa muoversi in auto in città al terzo giorno dall’entrata in vigore della norma più discussa del momento.
Il test è stato condotto guidando una 500x con cambio automatico, elemento che ha sicuramente facilitato il percorso: non abbiamo purtroppo potuto capire se si può andare oltre la seconda rimanendo a trenta all’ora. Di certo un primo elemento interessante è che l’auto a nostra disposizione non permette di inserire il cruise control a 30 perché la velocità è troppo bassa. Si può però inserire il limitatore di velocità, che emette un segnale acustico ogni qualvolta si superano i 30, ma il controllo rimane tutto al guidatore.
Partendo alle 8.45 da via degli Orti, rimasta col limite dei 50 all’ora, procediamo verso via degli Ortolani a non più di 35 chilometri orari: il traffico è abbastanza sostenuto. Svoltiamo su via Arno anch’essa con limite dei 50 per poi proseguire verso via Emilia Levante, dove il traffico non permette di superare i 30 all’ora, limite previsto. Proseguiamo per via Mazzini dove finalmente, in prossimità della stazione ferroviaria si trova il primo cartello che segna il limite dei 30 all’ora. La situazione su questa strada è molto trafficata, ci arriviamo dopo quindici minuti di viaggio e proseguiamo sempre a meno di trenta chilometri orari, seguendo un bus che viaggia con difficoltà tra le automobili. Qui incrociamo due pattuglie in movimento, una della polizia e l’altra della municipale, ma il problema della rilevazione della velocità non si pone perché le pattuglie non sono statiche.
Procediamo poi verso porta Mascarella. Sui viali il traffico è più scorrevole, quasi nessuno però sembra rispettare il limite dei 50 all’ora. Così come nessuno rispetta i 30 sul ponte Stalingrado, dove in effetti l’attenzione deve essere massima: vista la conformazione della strada andare a 30 all’ora, infatti, richiede molta attenzione perché viene abbastanza naturale accelerare per salire e occorre frenare in discesa.
Veniamo superati da varie automobili che hanno evidentemente deciso di non rispettare la norma, che invece sembra essere rispettata dai taxi e dagli Ncc.
Complice anche l’orario non più di punta - sono oramai le 9.35 - quando arriviamo in piazza dell’Unità passando le vie più piccole, come via Jacopo di Paolo, la situazione è tranquilla, il limite qui è rispettato anche per questioni fisiologiche: tra auto parcheggiate e attraversamenti pedonali non c’è di certo modo di andare a velocità sostenute.
Infine torniamo verso via degli Orti percorrendo i viali; passando per porta Saragozza non incrociamo pattuglie e la velocità di alcuni automobilisti - ma anche di qualche bus - supera sicuramente i 50 chilometri orari.
Il drive test è tutto sommato andato a buon fine, anche se da automobilista occorre specificare che l’ansia di non capire quali strade sono a 30 e quali a 50 è reale: forse occorrerebbero più segnali e più chiarezza. In generale la norma è rispettata per i ritmi del traffico, ma appena non ci sono pattuglie pronte a registrare la velocità si tende ad ignorarla.
La mappa del percorso
Foto di Nikol Ceola