Intervista al commerciante

È un omone alto e robusto Elvis Kadiu, proprietario del Bar Pasticceria dell'Arte. Pugliese d’origine, si è trasferito a Bologna per aprire bottega 16 anni fa nella zona universitaria vicino a piazza Verdi, precisamente in via delle Belle Arti.

«Queste spaccate le fanno gli ubriachi e i tossici del quartiere. Sono balordi, a volte nordafricani, con lo stereo acceso a tutto volume. Non credo siano minacce in stile mafioso - racconta Elvis -. Quando stavo al sud provai a iniziare un’attività commerciale con un lido balneare, ma poco dopo l’apertura fui avvicinato da persone malfamate che volevano dei soldi. Lasciai perdere e me ne andai perché non sono uno che paga». Una storia comune fra i commercianti meridionali emigrati al nord per cercare una fortuna lontano dal racket. «Qui a Bologna non ho mai ricevuto pressioni o minacce - continua -. Ci provassero a chiedermi il pizzo, farei subito denuncia».

Le “spaccate” e i furti dell’ultimo periodo intorno a piazza Verdi hanno sbalordito i commercianti e i residenti del centro bolognese. Strano che tante vetrine siano state rotte, fra furti e danneggiamenti, in così poco tempo. Alcuni, come Paolo Carati, presidente dei ristoratori aderenti alla Cna, aveva lanciato l’allarme su Repubblica nei giorni scorsi: «Il nostro timore è che ci sia dietro la malavita organizzata». Ma fra gli esercenti, evidentemente ben vaccinati all’ipotesi mafia, i sospetti sono da ricercare fra la “gentaglia” che appare dopo le dieci di sera fra le strade della zona. 

Resta comunque lo sconforto di Elvis Kadiu, che nonostante il coraggio parla di una situazione lavorativa complicata a causa di questa criminalità «disorganizzata» e fatta di poveri diavoli che bazzicano la notte in cerca di clienti a cui vendere una dose di droga. «Non mi sento al sicuro, dopo 16 anni vorrei andarmene – confessa l’esercente -. Il sabato mi tocca aprire alle 8 perché alle 7 c’è ancora gente molesta per strada. Dovrei pagare un buttafuori per stare tranquillo, lunedì notte mi hanno spaccato un vetro da tremila euro per entrare nel bar. Soltanto grazie ai vicini, che hanno chiamato i carabinieri, i ladri sono scappati. È giusto?».

 

Nell'immagine Elvis Kadiu davanti al vetro rotto del suo locale. Foto di Giovanni Guidi