Carabinieri dell'ambiente

È stato un anno abbastanza positivo per i nostri boschi, colpiti da meno incendi dell'anno prima. In  compenso sono cresciuti gli episodi di bracconaggio, in particolare sul Po. Appare questo il quadro dalla lettura del bilancio 2023 per la tutela dell’ambiente, della biodiversità e del territorio da parte del Comando regionale dei carabinieri forestali, che ha segnalato anche i quasi due milioni di euro ricavati dalle sanzioni amministrative, per altro pure loro in calo. Su questa diminuzione può avere giocato un ruolo la pesante alluvione di maggio, le cui conseguenze, secondo i militari, potrebbero aver indotto i malintenzionati a compiere meno illeciti, ma allo stesso tempo hanno tolto tempo e risorse a chi deve reprimere i reati commessi, con i controlli e la repressione. 

«È stato qualcosa di drastico – ha commentato il comandante regionale, col. Gaetano Palescandolo – io sono entrato in servizio da poco (a dicembre, ndr). Sotto il mio predecessore il corpo si è occupato del soccorso e del salvataggio di persone, animali e beni». Così ha ricordato i momenti difficili dell'alluvione affrontati, dall’1 e il 3 maggio così come il 16 e il 17 dello stesso mese, dalle forze dell’ordine e dai cittadini dalle province di Bologna, Ravenna e Forlì-Cesena. E ha continuato dicendo che  «oggi stiamo seguendo gli aspetti più tecnici sui danni subiti. Seguiremo le indicazioni incluse nell’accordo siglato lo scorso 19 dicembre, tra il Comando unità forestali ambientali e agroalimentari Carabinieri e il commissario straordinario alla ricostruzione, Gen. C. A. Figliuolo».

I dati complessivi sono rassicuranti. I controlli rilevati dalle 78 stazioni della Forestale dislocate sul territorio sono stati 70.149. Gli illeciti penali registrati sono stati 755 e quelli amministrativi 2.649 per un valore di 1.777.822 euro. Nonostante il calo complessivo il maggior numero di controlli è avvenuto nell’ambito della tutela del territorio, 30.551, con l’impiego di 402.574,77 euro; nella tutela della fauna selvatica e contro il maltrattamento degli animali le ispezioni sono state 8.342 e hanno permesso di accertare 173 reati e 477 illeciti amministrativi, per un totale di 156.632 euro; nel contrasto a traffici e smaltimenti illeciti di rifiuti, anche nelle discariche abusive, per oltre 5.300 controlli con l’accertamento di 248 reati, 531 illeciti amministrativi e un valore di oltre 694.000 euro. All'autorità giudiziaria sono state deferite 23 persone, di cui quattro arrestate, e sono stati sequestrati sette veicoli destinati al trasporto del pescato, otto gommoni, cinque elettro-storditori, 2.000 metri di rete e 3.150 chili di pesce.

Tra le requisizioni non sono mancate decine di zanne d'avorio trovate addosso ai turisti in aeroporto che continuano a scegliere specie tutelate come souvenir di viaggio. All'aeroporto Marconi si sono contati 342 controlli, 20 reati e 18 illeciti amministrativi, per un importo contestato pari a 162.114 euro, mentre la repressione degli incendi boschivi ha segnato 740 controlli e 188 reati, con il deferimento di nove persone e 18 multe per un totale di 162.114,34 euro.

Inoltre è stato presentato il calendario "Cites" (Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione) del Comando unità forestali ambientali e agroalimentari dei Carabinieri. Cites disciplina il commercio internazionale delle specie animali e vegetali in pericolo di estinzione. Sull’argomento è intervenuto il colonnello Palescandolo: «L'Emilia-Romagna, insieme alla Lombardia, ha un primato nel bracconaggio ittico, portato avanti da associazioni a delinquere che prendono i pesci e li mettono clandestinamente sul mercato, violando norme ambientali, fiscali e soprattutto sanitarie, visto che non si sa bene di che tipo di cibo si tratti. Sul Po è un fenomeno che va avanti da una decina d'anni e continua tuttora, anzi è in crescita, per iniziativa particolare di alcuni gruppi romeni molto attrezzati. Insieme a incendi e traffici di rifiuti, è un'attività che ci impegna molto".

 

 

La capitana Sara Posi, comandante del Nucleo investigativo di Polizia ambientale, agroalimentare e forestale di Bologna e del Nucleo Carabinieri Cites di Bologna in serata ha fornito il bilancio dei reati del 2023 relativi alle province di Ferrara e Bologna. «L’attività operativa del Gruppo Carabinieri forestale di Bologna è stata principalmente rivolta alla tutela del territorio che comprende: polizia fluviale, controlli sulle utilizzazioni boschive e controlli in materia edilizia. Sono stati contestati 159 illeciti amministrativi  per un importo totale di 87.253, 26 euro e 26 persone sono state deferite all’Autorità giudiziaria. La tutela della flora (che comprende i controlli per commercio del legno e prodotti ad esso derivati di provenienza estera) invece include 18 illeciti amministrativi contestati per un importo totale di 87.171 euro. In fine sono stati registrati 41 illeciti amministrativi per  103.637 euro e 91 illeciti amministrativi contestati per 25.757 euro. Per gli stessi reati sono state deferite al giudice rispettivamente 26, 48 e 39 persone. I controlli complessivi sono 10.210. In totale sono state notificate 426 sanzioni relative a 148 reati per un totale di 391.848,41 euro».

 

 

Foto di Alessia Sironi