mobilità

Da ieri mattina residenti e habitué di via del Pratello convivono con un ospite insolito: il traffico. Auto e moto, infatti, sono state deviate da via San Felice proprio nel cuore dello storico quartiere mondano di Bologna, da quarant'anni zona interdetta alla circolazione dei veicoli. La causa è da ricercare nel vicino cantiere del tram, da martedì sera oggetto di un pronto intervento di Hera necessario a risolvere un problema improvviso ai sottoservizi. I lavori, che termineranno entro questa notte ha assicurato il Comune, hanno completamente bloccato il passaggio, già da tempo ridotto e diventato teatro di stravolgimenti per la realizzazione della tranvia.

 

Il cantiere di via San Felice e l'ingresso completamente bloccato

 

E così, chi si è trovato a percorrere l’arteria che dall’omonima porta sfocia su via Marconi e piazza Malpighi, è stato costretto a un tragitto inedito tra via San Rocco, via Pietralata e la zona pedonale Pratello–San Francesco. 

Nonostante si tratti di una situazione temporanea, questo scenario imprevisto è stato maldigerito da un gran numero di cittadini e lavoratori. «Non siamo stati avvisati in tempo, questa deviazione è un vero disagio – commenta la proprietaria di un ristorante in piena Ztl –. Le auto sfrecciano su una strada stretta che non si presta a questo tipo di traffico. Mi chiedo se non ci fossero alternative più intelligenti». 

Il Pratello, infatti, pullula di locali che con i propri dehors riducono uno spazio già esiguo e sono tantissimi i ciclisti e i pedoni che lo percorrono su entrambi i sensi di marcia. Ma non solo, il manto stradale, composto da sampietrini e da due basoli larghi in pietra, non è adatto a sopportare il peso dei veicoli e rischia un’importante usura. Infine, nell'incrocio tra via del Pratello e via Pietralata, le dimensioni sono così ridotte che i veicoli più grandi sono costretti a fare manovra.

 

Un furgone deve fare manovra per poter accedere a via Pietralata

 

«Aspetto con fiducia la fine dei lavori, ma così non ci siamo – spiega Sandra, pensionata e residente nel quartiere Saragozza –. Ho sempre usato i mezzi pubblici per raggiungere il centro, da questa estate devo camminare il doppio per prendere il 19, il 13 e il 36. A volte mi domando se questi lavori non siano un passo indietro: ottant’anni fa il canale era stato chiuso, ora lo riaprono. A me sembra un'involuzione, ma spero di sbagliarmi».

 

Sandra, pensionata residente in zona

 

Più morbida l’opinione di Pierpaolo, proprietario della tabaccheria che affaccia proprio sull’incrocio tra via del Pratello e via Pietralata: «Un po’ di disagio c’è, ma ricordiamoci che si tratta di una situazione temporanea. Personalmente mi preoccupano solo gli automobilisti che corrono troppo: i residenti non sono abituati alla loro presenza e ci sono tante strettoie e punti ciechi».

 

Pierpaolo, tabaccaio di via del Pratello

 

Anche per Lorenzo e Ludovica, giovane coppia residente nella zona: «Vedere tutte queste macchine da un giorno all’altro è stata una sorpresa ma – aggiungono – se il cantiere è una manifestazione di interesse nei confronti della città, ben venga, soprattutto se il tram aiuterà a collegare il centro alle zone periferiche».

 

Lorenzo e Ludovica, coppia residente in zona

 

A storcere il naso anche i conducenti di autobus e mezzi pubblici, costretti a deviare sui viali e poi in via Calori per raggiungere il centro: «Ormai siamo abituati, ma difficoltà e imprevisti come questo sono all’ordine del giorno – commenta Luigi, autista Tper da oltre vent’anni –. La situazione non è mai stata così precaria, devo rispondere quotidianamente alle domande di tantissimi utenti a cui hanno cambiato orari e fermate. I cartelli per questa deviazione, poi, sembrano improvvisati, non sono a norma ma scritti con il pennarello».

 

 

I cartelli che indicano le deviazioni   

 

Foto: Riccardo Benedet