Droga

L’indagine della Dda di Bologna, che ha portato all’arresto di 13 persone per traffico internazionale di droga nell’agosto 2023, si avvia a un epilogo. Davanti al Gup Nadia Buttelli, il pm Roberto Ceroni ha concluso la propria requisitoria e ha chiesto pene da un anno e quattro mesi fino a venti anni di reclusione per i 17 imputati in rito abbreviato. Fondamentale per le indagini i dati recuperati da piattaforme criptate utilizzate dai personaggi coinvolti. La sentenza verrà emessa a seguito delle prossime udienze, in cui verranno ascoltati i difensori degli imputati. 

 

Nel 2023, l’inchiesta ha portato anche al sequestro di circa 114 chili di cocaina, 37 di hashish e un milione di euro in contanti. È stato possibile portare alla luce anche l’esistenza di due associazioni per delinquere - anche grazie all’acquisizione di messaggistica avvenuta su piattaforme criptate. Una di stanza in Emilia, più precisamente nella provincia di Modena; l’altra in Romagna, operante tra le province di Forlì-Cesena e Rimini. Le due bande erano connesse tra loro e connotate da una forte gerarchia e numerose persone al proprio servizio. Nonché dal contatto diretto con rappresentanti di gruppi criminali di altri stati e continenti. 

 

Tra gli indagati nella maxi-inchiesta anche l’autotrasportatore forlivese Gianluca Fiore, amico dell’ex parlamentare leghista Gianluca Pini, coinvolto a sua volta in un caso giudiziario di presunta corruzione. Pini inoltre, indagato anche in un fascicolo della procura di Forlì, ha concluso i due casi con un patteggiamento a una pena complessiva, in continuazione, a un anno, 11 mesi e 14 giorni e la sospensione condizionale.

 

 

Foto: Agenzia Dire