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L’intelligenza artificiale al servizio della sanità, per facilitare gli accessi e consentire ai pazienti di essere costantemente monitorati. È questa la caratteristica principale di Exposanità 2024, la fiera dedicata ai professionisti del servizio sanitario nazionale. Sono 509 le aziende che hanno preso parte all’esposizione, con le più svariate innovazioni in campo medico.

 

Pando Labs, azienda di Pisa che si occupa specialmente della salute degli anziani, ha presentato un progetto di domotica assistenziale, pensato per le Rsa (residenza sanitaria assistenziale) italiane. «Attraverso un sensore, collocato in ogni camera della struttura, sarà possibile monitorare eventuali cadute e i parametri vitali di ogni paziente, come il battito cardiaco e la frequenza respiratoria – spiega Marco Campanella –. Nelle Rsa c’è spesso carenza di personale, specialmente durante la notte e questo sistema è un grande aiuto per gli operatori che possono monitorare gli anziani “a distanza”». Oltre alla rilevazione delle cadute, sempre grazie all’intelligenza artificiale, il dispositivo è in grado anche di stabilire la qualità del sonno, registrando ogni movimento e le apnee.

 

Anche per chi non è ricoverato in una struttura, ma ha il desiderio di essere costantemente monitorato e assistito in caso di bisogno, Olidata, software house di Roma, ha pensato a una soluzione. «Il nostro device, simile a uno smartwatch, è l’unico certificato dal Ministero della Salute – dice Francesco Falasca, responsabile clientela dell’azienda –. Lo strumento è acquistabile da chiunque e viene settato con i parametri del paziente grazie a una anamnesi iniziale. Indossandolo, si viene monitorati 24 ore su 24 e i dati vengono inviati a una piattaforma gestita da medici e infermieri». In caso di alterazione dei parametri, i professionisti che ne ricevono notizia, «decidono, in base alla gravità della situazione, se mettersi in contatto con il paziente per capire cosa sta succedendo o se avvertire i soccorsi, chiamando un’ambulanza e fornendo la localizzazione puntuale della persona». Tramite questa piattaforma, il paziente registrato potrà anche usufruire di dodici teleconsulti da remoto all'anno, con i medici e gli infermieri che aderiscono.

 

Non mancano poi i siti e le app per facilitare il rapporto tra paziente e professionista. Ne è un esempio Doctolib, una piattaforma online che mette in contatto le due parti. «Le nostre soluzioni comprendono strutture ospedaliere, pubbliche e private, centri medici, cliniche specialistiche e studi privati per ogni tipo di bisogno, dalla ginecologia alla psicologia – racconta Stefano Comella, addetto alla comunicazione –. I nostri obiettivi principali sono due: da un lato, rendere più semplice il lavoro dei professionisti sanitari, eliminando il tempo speso dietro a burocrazia e amministrazione, che verranno gestite dall’applicazione. Dall’altro lato, vogliamo velocizzare la gestione della salute di ogni persona, diminuendo tempi e passaggi intermedi e migliorando la comunicazione tra medico e paziente, attraverso un canale sicuro, che tutela la privacy di tutti».

 

 

Foto: Martina Rossi