Ricerca

Torna in città la Notte dei ricercatori. Una serata dedicata a esperimenti, dimostrazioni scientifiche, mostre, visite guidate, conferenze e spettacoli creati da Society reAGIAMO per promuovere la diffusione della scienza tra le persone. Le iniziative nell’ambito delle azioni Marie Skłodowska-Curie sono da anni occasioni di incontro e di confronto per valorizzare il lavoro dei ricercatori. Un progetto promosso e finanziato dalla Commissione europea nel 2005 che coinvolge ogni anno migliaia di esperti di tutti i Paesi europei. A inaugurare l’iniziativa è stato Emmanuelle Charpentier, premio Nobel per la chimica 2020 per lo sviluppo del sistema di editing genomico basato sulla tecnica Crispr/Cas9, e ospite questa mattina al museo di Palazzo Poggi.

Tra i luoghi di questa edizione c’è l’area territoriale di Ricerca di Bologna dove le scuole primarie aderenti al programma “Ricercatrici e ricercatori per un giorno” presentano i lavori a tema fisica e astronomia realizzati dalle alunne e dagli alunni. L’altra location è piazza Scaravilli che, dalle 18, accoglie gli stand universitari legati al linguaggio e alla comunicazione, come il laboratorio “Quali parole indossi?” organizzato dal dipartimento di Scienze umane e sociali, o “Senti KIParla! Esplorare la diversità nell’italiano parlato”: giochi, quiz e laboratori interattivi per riflettere su come cambia la lingua in base ai diversi contesti smontando gli stereotipi tra questi il mito del parlante nativo. Mentre in altri punti della piazza sono organizzati due percorsi per stimolare la riflessione sulla matematica e sulle parole con cui divulgarla. Nel primo, dal titolo “Ti racconto un teorema”, le ricercatrici e i ricercatori guidano gli interessati attraverso alcune affascinanti pillole della disciplina, mentre in “Nuovi itinerari per il turismo matematico” accompagneranno le persone nei luoghi dei grandi matematici.

 

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Nella foto il volantino dell'evento dal sito di Society reAGIAMO