Morti sul lavoro

Una marea azzurra e rossa ha percorso questa mattina le strade di Bologna. A due giorni dalla tragedia della centrale idroelettrica di Bargi sul lago di Suviana, costata la vita - secondo gli ultimi aggiornamenti - a cinque lavoratori, le bandiere di Cgil e Uil hanno accompagnato la marcia di migliaia di persone, partita da piazza XX settembre e che ha trovato requie sul crescentone di piazza Maggiore, a metà tra San Petronio e Palazzo d’Accursio.

Alla testa del corteo, come un ariete, uno striscione su cui campeggiava la scritta “Adesso basta!”, un urlo che ha unito come un lungo abbraccio lavoratori, sindacati, primi cittadini dei comuni bolognesi e familiari delle vittime. Oltre alla manifestazione organizzata da Cgil e Uil, nell’alveo di una mobilitazione nazionale, è stato indetto per oggi uno sciopero di otto ore per l’Emilia-Romagna. Hanno partecipato al cordoglio il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che ha parlato di «emergenza nazionale» e non di un fatto isolato, il cardinale Matteo Zuppi e il primo cittadino Matteo Lepore.

Tra i tanti presenti c’era Maurizio Fabbri, sindaco di Castiglione dei Pepoli, che per la giornata di ieri ha proclamato il lutto cittadino: «Questa partecipazione ci fa capire che non siamo soli, perché il territorio ha risposto compatto. Non è una tragedia locale, ma riguarda tutti. Ora piangiamo i morti, ma le ripercussioni saranno per i prossimi mesi e i prossimi anni. È importante che rimanga un senso di comunità e attenzione per quello che potrà succedere nel nostro territorio. Quello che chiediamo è che non si verifichino più eventi simili e che sia garantita più sicurezza ai nostri lavoratori».

Lutto cittadino proclamato anche dal comune di Camugnano, di cui Bargi è una frazione. Il sindaco Marco Masinara, presente alla manifestazione, si è detto commosso dell’aiuto della comunità territoriale: «Sentiamo in modo forte la partecipazione di tutti quanti in queste giornate veramente critiche: abbiamo avuto grande supporto, siamo una comunità piccola e abbiamo bisogno di un mondo del lavoro sicuro. Siamo qui questa mattina per difendere la sicurezza nel mondo del lavoro nel nostro territorio».

 

Immagine della manifestazione di oggi promossa da Cgil e Uil. Foto Ansa