incidente centrale idroelettrica

«Le morti sul lavoro in Italia sono più numerose», in media tre al giorno, «che nel resto dell’Europa»: lo dice il ministro dell’Ambiente, Gilberto Picchetto Fratin, che assicura la massima attenzione del governo su questo tema. «Tutta una serie di azioni portate avanti dalla ministra del lavoro, Marina Calderone – sottolinea il ministro – vanno in questa direzione».

Il triste primato si inserisce nella cornice nera dell’incidente di Suviana, che il presidente del Veneto, Luca Zaia, presente in Fiera a Vicenza durante lo sciopero di Cgil e Uil, ha definito «una tragedia nella tragedia». Il presidente precisa anche che «è difficile uniformare tutte le morti sul lavoro, si va dall'incuria alla disattenzione, dalla troppa padronanza del mezzo alla tragica fatalità, sino al non rispetto delle regole sulla sicurezza del lavoro».

L’incidente di martedì ha portato numerosi esponenti politici a esporsi sul tema, tra cui la senatrice pentastellata Sabrina Licheri, che in un post su Facebook commenta che la vicenda «ci impone un impegno concreto sulla sicurezza sul lavoro, e di mettere il tema al centro dell'agenda politica». Secondo Licheri «il codice degli appalti in vigore non garantisce minimamente diritti e sicurezza», perché «delega al regime dei subappalti regole che dovrebbero essere chiare e certe».

Il sindaco di Bologna Matteo Lepore, intanto, dal palco di piazza Maggiore lancia un appello a Enel, al governo e alle aziende in appalto, chiedendo «di dare collaborazione piena alle aziende in appalto, di dare informazioni piene sulle aziende che erano in appalto».

Per il capo di Noi Moderati, Maurizio Lupi, «è inaccettabile morire per andare a lavorare»: occorre quindi «fare chiarezza su questa vicenda e indagare sulle cause», facendo attenzione a non fare alcuna «generalizzazione o criminalizzazione preventiva perché non è in questo modo che si aumenta la sicurezza sul lavoro».

Per Alessandro Cattaneo di Forza Italia non si sarebbe trattato «di subappalti a catena a micro imprese», perché «qui ci sono grandi aziende coinvolte». Cattaneo conoscerebbe bene il mondo Enel perché in passato ha lavorato come ingegnere in Enel Green Power. «Non condivido il fatto di scendere subito in piazza mentre ci sono ancora i sommozzatori che cercano i dispersi, scagliandosi con parole definitive ed emettendo sentenze», conclude.

Licia Ronzulli (Fi), vicepresidente del Senato, ammonisce le parti politiche e sindacali a non «assumere posizioni ostili e gratuitamente propagandistiche che ottengono come unico risultato quello di mettere i sindacati l'uno contro l'altro e di fare un danno solo ai lavoratori. Sui temi della sicurezza sul lavoro – conclude – sarebbe opportuno essere tutti uniti». 

Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna, ritiene che «questo non è il momento delle accuse ma delle lacrime e del dolore» e invita a non puntare il dito contro nessuno, perché «saranno i magistrati, coloro che fanno le indagini a doverci dire che cosa è successo ma certamente nel 2024 non possiamo accettare che si muoia così sul lavoro».

La segretaria Pd Elly Schlein, anche lei accorsa sul posto come Bonaccini, considera essenziale «che la sicurezza sul lavoro diventi davvero la priorità di questo Paese» e rinnova la sua gratitudine verso i soccorritori.

Nel frattempo Giovanni Toti, presidente della Liguria, a margine di un incontro a Genova assicura che la classe politica si sta impegnando a fermare le morti sul lavoro, «anche se sappiamo che non basta mai».

Durante la conferenza stampa alla centrale idroelettrica di Bargi, la vicepresidente e assessora regionale alla protezione civile, Irene Priolo, assicura che i monitoraggi del sito saranno costanti: «Da Arpae sono stati rilevati idrocarburi e sono in corso le esportazioni di oli in superficie. Nel lago è stata rilevata presenza di idrocarburi riconducibili alle prime operazioni compiute da vigili del fuoco dopo l'incendio ed esplosione e la attribuiamo a questo, dal centro del lago le rilevazioni sono nella norma». Il bacino di Suviana è particolarmente importante perché approvvigiona quello metropolitano di Bologna. In ogni caso, Priolo rassicura che non ci sono problemi di sicurezza per l’acqua potabile.

Il consigliere dem Antonio Mumolo – che ha depositato stamattina in Assemblea legislativa una risoluzione firmata anche da Emilia-Romagna Coraggiosa ed Europa Verde – invita a collaborare con le autorità competenti per la ricerca delle cause dell’incidente ed evidenzia anche che «dei 12 operai al lavoro durante l'esplosione, quasi tutti appartengono a ditte esterne ad Enel che è la proprietaria dell'impianto». Anche per questo è essenziale «intensificare le misure di contrasto all’illegalità sul lavoro, nonché i controlli per il potenziamento della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro». La risoluzione suggerisce anche di creare «una Procura nazionale del lavoro, sulla falsariga di quella antimafia. Servono interventi drastici e il governo deve fare la sua parte. Perché andare a lavorare è un diritto, ma tornare a casa di più».

 

Foto Ansa