La strage

giuseppe amato ansa

«Ciò che deve essere chiaro a tutti sin da subito è che siamo di fronte a indagini molto complesse e pertanto è prematuro parlare di responsabilità». Queste le parole con cui Giuseppe Amato, il procuratore capo di Bologna, ha illustrato lo stato attuale delle indagini riguardanti il disastro avvenuto a Bargi. «Adesso la priorità è, con l’aiuto dei vigili del fuoco, recuperare le persone disperse – aggiunge -. Un’altra azione in atto è lo svuotamento del sito». Come ha sottolineato il procuratore Amato nel corso della conferenza stampa, le indagini sono ancora in una fase primordiale. «Finché non si sarà chiusa questa fase e non saranno state portate a compimento le operazioni di recupero dei dispersi e di svuotamento del sito, è inutile parlare di responsabilità. Per farlo occorre che prima sia stata fatta una serie di accertamenti», sottolinea Amato.

Uno degli accertamenti in corso riguarda le ditte: «Stiamo cercando di capire quante e quali ditte erano in appalto e subappalto. Su quest’ultimo termine, subappalto, voglio precisare che si tratta di una condizione giuridica che definisce in modo peculiare alcune tipologie di professione. È un termine su cui vi è un’ampia normativa e pertanto non deve per forza essere visto in un’ottica negativa», precisa il procuratore. «Un altro aspetto che stiamo analizzando è lo stato dell’arte dal punto di vista amministrativo, cioè stiamo provvedendo a ricostruire il rapporto che i tre lavoratori morti nell'esplosione avevano con il plesso aziendale». «Solo quando potremo accedere all’impianto, allora ci sarà la possibilità di risalire alle cause». Su futuri provvedimenti come per esempio un sequestro, Amato esclude di metterlo in atto su tutta la struttura: «Non ha ragion di esistere un sequestro dell’intera centrale idroelettrica. Semmai, come abbiamo già anticipato, un eventuale sequestro riguarderà solo una piccola parte della struttura, più precisamente i piani -8 e -9, il che servirà per acquisire elementi riguardanti la turbina, l'alternatore e altre parti. Ciò che intendo ribadire è che sono indagini complesse che per essere svolte non devono bruciare i tempi. L’importante è, rispettando i giusti tempi e senza inutili suggestioni e pressapochismi, dare una risposta seria a una richiesta di giustizia che eventi di questo tipo implicano», conclude.

Intanto, con la prosecuzione delle ricerche, sono stati rinvenuti a breve distanza di tempo l'uno dall'altro i corpi senza vita di due delle persone dichiarate disperse, quindi il numero delle vittime sale a cinque. 

 

Nell'immagine, il procuratore capo di Bologna Giuseppe Amato. Foto Ansa