Morti sul lavoro
I numerosissimi messaggi e le dimostrazioni di cordoglio per l’esplosione nella centrale idroelettrica Enel di Suviana arrivano da tutta Italia. Sergio Mattarella e Giorgia Meloni, Giuseppe Conte ed Elly Sclein (che oggi ha raggiunto il sito dell'impianto) hanno espresso ieri la propria solidarietà. Oggi le manifestazioni spaziano dal lutto cittadino proclamato dal sindaco di Camugnano, Marco Masinara, al minuto di silenzio osservato alla Camera dei deputati e al Senato. È arrivata nel primo pomeriggio di oggi a Suviana la ministra del Lavoro, Marina Calderone, per incontrare i sindaci di Camugnano, Castiglione dei Pepoli, Castel di Casio e Monzuno insieme all’assessore regionale al Lavoro, Vincenzo Colla. Calderone ha manifestato il «bisogno» di «investire in una cultura della sicurezza che sia cultura della vita». Ha poi invitato alla prudenza, definendo «prematuro» sia «andare a ragionare su come si siano svolte le dinamiche» che «soprattutto, fare valutazioni che attengono a informazioni che ciascuno di noi può avere, ma che sono solo sommarie» e «senza completezza di analisi». La ministra si è fermata a dialogare anche coi sindacati.
Pichetto Fratin: «Un grande punto interrogativo»
Sulla centrale idroelettrica il sindaco di Camugnano Masinara ha affermato che «non è mai stata vissuta come una fonte di rischio ma come una fonte importante di lavoro per questo territorio e le famiglie che lo vivono. Per cinquant'anni non è successo nulla, ma ieri è successo questo evento irreparabile e non preventivabile».
Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha ricordato che i lavori di «efficientamento» erano stati affidati a «primarie aziende mondiali» ma che non si trattasse di una «centrale vetusta. Era stata portata a essere tra le più efficienti e quindi a maggior ragione si pone un grande punto interrogativo».
La vice-presidente della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo. Si è recata ieri sera a Suviana e ha dichiarato a Radio Anch’io che «l’impianto viene costantemente controllato e manutenuto» e che Enel e le altre imprese al lavoro sono «aziende molto brave e affidabili, da quello che emerge». Per Priolo la presenza tra le vittime di un lavoratore 73enne è riconducibile al fatto che «per condurre con maggiore sicurezza le operazioni, erano stati chiamati tecnici con una conoscenza storica dell'impianto». Si è soffermata in seguito sui lavoratori coinvolti nell’esplosione: «Non si tratta di classico subappalto ma di aziende consolidate e strutturate cui Enel si appoggia».
Sicurezza sul lavoro e subappalti
Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha raggiunto oggi il luogo del disastro dopo aver ricevuto ieri la telefonata della prima carica dello Stato, Sergio Mattarella. «Adesso è il momento di continuare a cercare i dispersi e lavorare per curare i feriti. Però presto vogliamo sapere cosa sia successo perché sono cose abbastanza intollerabili. Non voglio puntare il dito contro nessuno - ha detto Bonaccini - ma certamente non ci si può abituare a vedere così tanti morti sui luoghi di lavoro».
Infatti, come ha ricordato il vicepresidente alla Camera, Giorgio Mulè, che parla di «cimitero della vergogna», «ogni sei ore registriamo in Italia una vittima sul lavoro». Poi ha invitato ognuno a «farsi parte di un meccanismo» per fermare il fenomeno, «diffondendo ovunque una vera cultura della prevenzione». Si è aggiunto al coro anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa. «Avere più sicurezza non è e non deve essere un impegno impossibile. Si deve fare di più e occorre il contributo di tutti», ha sottolineato nel suo discorso in Senato.
Alla Camera sia Virginio Merola per il Pd che il M5S tramite Stefania Ascari hanno attaccato l’affidamento delle manutenzioni in appalto. «Gran parte di chi lavorava nella centrale era assunto da ditte appaltatrici. Questo sistema degli appalti non è più un elemento straordinario, ma è diventato strutturale e, come da tempo denunciamo, consente alle aziende di risparmiare. E come? Risparmiando sulla pelle di chi lavora», ha affermato la pentastellata. Angelo Bonelli di AvS ha chiesto «l'azione, non solo del Governo, ma di tutti affinché siano adottate tutte le iniziative urgenti e necessarie per affrontare questa grande emergenza nazionale».
Pd in piazza con Cgil e Uil
Andrea De Maria, deputato del Pd si pone nello stesso solco: «Dagli aspetti legislativi, penso ai subappalti, alla efficacia dei controlli, alla cultura della sicurezza: tutti devono fare la loro parte». Ha poi annunciato la propria partecipazione alla manifestazione nel capoluogo emiliano, promossa di Cgil e Uil in occasione dello sciopero nazionale, e il sostegno all’iniziativa odierna della Cisl (un presidio di fronte alla sede Enel di Bologna e quattro ore di astensione dal lavoro). Manifesteranno domani insieme ai sindacati anche i Verdi, Bonaccini, il Pd provinciale e il sindaco di Bologna, Matteo Lepore. «Abbiamo bisogno di una grande manifestazione per dire basta alle morti sul lavoro e stare accanto ai colleghi e ai familiari delle vittime, ai feriti a quanti oggi sono nell'angoscia per i dispersi», ha detto il primo cittadino.
La centrale idroelettrica di Suviana, dove è esplosa una turbina. Foto Ansa