urbanistica

Studentati, case ed enormi spazi verdi, ma anche un lungo parco trasversale per connettere l’ex caserma Perotti del quartiere Savena alla Stamoto, l’altro complesso militare che avrà nuova vita residenziale in periferia. La riqualificazione del complesso è uno dei sei progetti che l’Agenzia del Demanio, proprietaria dell’area, ha candidato al bando internazionale di architettura “Reinventing Cities” di C40, la rete di sindaci di quasi cento città leader mondiali che collaborano per creare spazi urbani più verdi ed equi.

«Si tratta di un tema discusso fin dall’inizio del mandato, un’idea di reale rigenerazione urbana del territorio con obiettivi ben definiti – spiega in conferenza stampa l’assessore all’Urbanistica e all’Edilizia Privata Raffaele Laudani –. Con la riqualificazione della Perotti, portiamo avanti i progetti bandiera della nostra amministrazione, come restituire alla città residenze universitarie convenzionate per dare una risposta alla pressione abitativa. Poi, le caratteristiche del bando “Reinventing Cities” si pongono sulla scia della missione europea di neutralità carbonica entro il 2050 alla quale la nostra città ha aderito. Infine, questa riqualificazione aggiunge un ulteriore tassello all’obiettivo di creare una grande infrastruttura ecologica per intrecciare tra loro sei parchi urbani e favorire la mobilità dolce».

Le sfide del bando di C40 sono infatti all’insegna delle basse emissioni, dell’adattamento climatico e della biodiversità. «Spazi verdi e natura urbana sono missioni prioritarie, così come pensare a una mobilità senza veicoli inquinanti e alla costruzione di edifici green ad alta efficienza energetica», aggiunge Costanza De Stefani, manager Reinventing Cities–C40.

«L’estensione dell’area di intervento è pari a circa 58.000 mq e ci saranno inoltre parcheggi pubblici e spazi attrezzati  – sottolinea Stefania Torelli, responsabile Governo del patrimonio del Demanio regionale –. Il progetto sarà funzionalmente connesso a quello della realizzazione del “Polo archivistico interregionale dell’Agenzia delle Entrate Emilia–Romagna e della nuova sede dell’Ufficio Territoriale Bologna 2” a sud dell’area».

Per prenotare un sopralluogo sul posto c’è tempo fino al 18 giugno. «Stanno già arrivando delle richieste», riferisce Francesca Moroni, responsabile del programma “Reinventing Cities” dell’Agenzia del Demanio. «Le manifestazioni di interesse verranno accettate entro l'11 luglio. Nella prima fase di bando non dovrà essere anticipata l'offerta economica o questo porterà all'esclusione del progetto. Al momento si stima che la seconda fase, a cui accederanno solo i team finalisti, si svolgerà tra luglio e ottobre, poi si passerà alla valutazione delle proposte definitive e l'annuncio del progetto vincitore, con annessa aggiudicazione, è in calendario per luglio 2025», aggiunge Moroni.

Si aspetta tante proposte anche Luca Terzaghi, direttore dell’Agenzia per l’Emilia–Romagna. «Sono convinto al 100% che arriveranno tanti progetti», afferma. «Va fatto un grande plauso all’amministrazione perché questa "primavera urbanistica" arriva in un momento in cui Bologna è pronta e ne ha bisogno» conclude la senior project manager di Nomisma Chiara Pellizoni.

A margine della conferenza è arrivata una richiesta d'ascolto dai residenti della zona, con l'obiettivo che «questi 90 ettari si aprano effettivamente alla città – spiega Claudio Gandolfi, referente del comitato Le residenze del Fossolo –. È da una ventina d'anni che dialoghiamo con le varie amministrazioni, con lo scopo di portare a casa dei risultati tramite delle proposte. Ci sono molti giovani e bambini ma anche molti anziani, c'è bisogno di servizi sociali».

 

Da sinistra: Luca Terzaghi, Raffaele Laudani, Costanza De Stefani, Francesca Moroni, Stefania Torelli e Chiara Pellizoni. Foto di Riccardo Benedet

 

In copertina l'ex caserma Perotti vista dall'alto. Fonte: sito dell'Agenzia del Demanio