incidente centrale idroelettrica

Paolo Casiraghi, Alessandro D'Andrea, Adriano ScandellariVincenzo Garzillo. Sono i nomi dei quattro dispersi nell’incidente della centrale idroelettrica Enel Green Power di Suviana, il più grave degli ultimi 17 anni dopo la ThyssenKrupp di Torino nel 2007. Alcune delle vittime lavoravano per aziende esterne.

«Lo scenario che abbiamo davanti non ci fa pensare alla possibilità che ci siano superstiti», avvisa Luca Cari, dirigente comunicazione ed emergenza vigili del fuoco. La speranza di ritrovare vivi tutti e quattro sfuma ogni ora che passa, complici le difficoltà delle operazioni di salvataggio: l’acqua ha raggiunto il nono e il decimo piano interrati. Per questo si è cercato di accedere dal lago anche tramite gommoni e si stanno usando droni acquatici per agevolare le operazioni. «Non ci attendiamo in giornata di avere risultati», ammette Cari, anche perché i sommozzatori lavorano totalmente alla cieca. «È uno scenario che non ci rende ottimisti – conclude –. I locali sono stati interessati prima da uno scoppio, poi da un incendio, un crollo e un allagamento». La possibilità di trovare sopravvissuti, purtroppo, è sempre più «nel campo dei miracoli».

Intanto, alle 15 di oggi – fa sapere Giovanni Cirmi, comandante dei sommozzatori della guardia di finanza di Rimini – sono state sospese le ricerche, in attesa che ingegneri e tecnici terminino le loro valutazioni sulla sicurezza. «L'acqua continua a salire e non sappiamo perché: forse una delle condutture a monte», continua Cirmi, che nel frattempo anticipa che da Bologna sono in arrivo alcune idrovore. Le ricerche, nel migliore dei casi, potrebbero riprendere in serata.

 

I quattro dispersi

Paolo Casiraghi, nato nel 1965, vive a Sesto San Giovanni è dipendente di ABB, un’azienda bolognese che si occupa di elettrificazione e automazione. Anche D’Andrea risiede a Milano, ma è originario di Pontedera, in provincia di Pisa. Lavora per Voith Hydro di Cinisello Balsamo, che si occupa proprio di servizi di costruzione e manutenzione di centrali idroelettriche. Il padre nella giornata di oggi si è recato sul posto a Saviana. Marco Gherardini, sindaco di Palaia – comune pisano in cui D'Andrea risiedeva fino a tre anni prima – ricorda una persona molto apprezzata dalla comunità. «La famiglia di Alessandro – aggiunge – è molto conosciuta nel paese e tutti noi siamo sconvolti per questa tragedia».

Il terzo disperso, dipendente specializzato di Enel Green Power nelle operazioni di manutenzione, è Adriano Scandellari, di Ponte San Nicolò nel padovano. Ha 57 anni ed è conosciuto nella sua città per l’impegno come volontario in parrocchia. Lo scorso 5 dicembre aveva ricevuto dal presidente Mattarella la Stella del Lavoro. Nel pomeriggio di oggi sono accorsi sul luogo la moglie Sabrina Greggio, assieme al parroco don Daniele Cognolato e al sindaco del paese, Martino Schiavon, per offrire vicinanza e sostegno ai soccorritori. Scandellari e Greggia hanno due figlie, una di 14 e una di 16 anni. Dal Veneto, nel frattempo, arrivano i quattro speleo-sommozzatori del nucleo vigili del fuoco di Venezia e Vicenza, per supportare i colleghi di Bologna nell’operare nelle aree allagate della centrale e per cercare i dispersi.

L’ultimo disperso, Vincenzo Garzillo, è napoletano e ha 68 anni: lavora per Lab Engineering, società di Ortona che si occupa di metanodotti, impianti di perforazione e produzione di olio e gas e di tecnologie innovative. Ieri era a Suviana proprio in qualità di consulente esterno – commissioning manager, fanno sapere fonti sindacali – all’azienda, nonostante fosse in pensione già da un anno, per supervisionare alle operazioni di riattivazione delle macchine.

 

 

Foto Ansa