Investimenti

Trenta milioni di euro per abbattere le liste d’attesa nella sanità regionale. Questo l’obiettivo dell’Emilia-Romagna da raggiungere già entro il 2024. Le risorse serviranno a ridurre i tempi, spesso troppo lunghi, per la prenotazione e l’accesso a visite ed esami clinici specialistici, erogati dal Servizio sanitario pubblico. Una svolta che il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’assessore alle politiche per la salute Raffaele Donini presentano come un piano straordinario che prevede misure concrete da subito, in maniera omogenea sul territorio. «Stanziamo risorse nostre anche per far fronte alla carenza di fondi nazionali», dicono.

In concreto, la previsione è di un milione di prestazioni in più (tradotto in un 20% di visite ed esami diagnostici monitorati) e di un rafforzamento del personale. Entro fine mese ogni Azienda sanitaria dovrà stilare un piano straordinario di produzione per il proprio ambito territoriale, con azioni di breve, medio e lungo periodo. Tra le principali azioni previste per il breve periodo: l’aumento dell’offerta di esami specialistici, anche attraverso il coinvolgimento delle strutture private accreditate, agende aperte e l’introduzione di liste per la registrazione delle richieste inevase, con smaltimento in ordine cronologico. La Regione, giovedì prossimo a Milano,  riceverà il premio Una, l’Associazione delle aziende di comunicazione, come miglior campagna - dal titolo Lunga vita alla sanità pubblica - nella categoria comunicazione per la Pubblica amministrazione.

«In tutto il Paese le liste di attesa si sono allungate - affermano Bonaccini e Donini -, e anche la nostra regione, dove il consumo di prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale è tra i più alti in Italia, deve fare i conti con questa realtà. Con questo nuovo percorso, che finanziamo mettendoci ancora una volta risorse regionali aumentiamo di un milione le prestazioni disponibili, semplifichiamo le prenotazioni e incrementiamo la presenza dei medici specialisti su tutto il territorio». A proposito di prestazioni: nel 2023 il volume di quelle erogate ha superato quota 16 milioni, tornando quasi ai livelli del 2019, quando erano state circa 16,9 milioni. Da cinque mesi in Regione sono attivi anche 31 Cau che hanno registrato 112.300 accessi (che arrivano a 123.583 se si considera anche il territorio di Ferrara, primo a partire in via sperimentale) con tempi di attesa in media di 45 minuti. Proprio oggi sono stati inaugurati i due nuovi a Carpi e Modena.

 

Nell'immagine da sinistra il direttore generale Cura della persona, salute e welfare della Regione, Luca Baldino, il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l'assessore alle politiche per la salute Raffaele Donini. Foto fornita dall'ufficio stampa della Regione.